La città di Brasilia accoglie a partire da questa settimana conferenze, dibattiti tematici e attività del Forum Mondiale dei Diritti Umani. Circa 8.000 persone di tutto il mondo  sono attese all’evento, che si concluderà venerdi 13.

La  data  del  forum  segna  i  65  anni  della  Dichiarazione  Universale  dei  Diritti  Umani, risultato  della  lotta  universale  contro  l’oppressione  e  la  discriminazione,  che  sostiene l’uguaglianza  e  la  dignità  delle  persone  e  riconosce  che  i  diritti  umani  e  le  libertà fondamentali devono applicarsi a tutti i cittadini.

“Abbiamo incontrato varie sfide per consolidare le bandiere di lotta degli umani e subiamo molte minacce di retrocessione”, dice la segretaria dei Diritti Umani della Presidenza della Repubblica, Angelica Moura Goulart, in un dibattito promosso dal portale EBC.

Alcuni settori della società affrontano maggiori difficoltà per garantire i propri diritti, come nel  caso  della  popolazione  indigena.  Tonico  Benites,  che  ha  un  Master  in  antropologia sociale ed é indigena dell’etnia Guarani­Kaiowà, dice che non fu con la Dichiarazione dei Diritti Umani, ma con la Costituzione Federale del 1988 che gli indios iniziarono ad essere
considerati cittadini brasiliani.

Anche in ambito internazionale ci sono difficoltà per garantire i diritti umani. In Colombia, dove  é  in  corso  uno  dei  più  antichi  conflitti  armati  e  dove  c’é  una  storia  di  massacri  e crimini contro i diritti umani e di lesa umanità, la sfida é di porre le vittime al centro della tematica della risoluzione dei conflitti, secondo il professore e politologo colombiano Alejo Vargas Velàsquez.

Il  programma  completo  puo’  essere  consultato  sul  sito  web  del  forum:

www.fmdh.sdh.gov.br

Traduzione in italiano di Dalila Anneo per Traduttori Pressenza