“Alla Conferenza dell’Onu sul clima gli interessi delle società energetiche che inquinano vengono prima di quelli dei cittadini”: con una nota oggi alcune delle principali organizzazioni non governative impegnate nella difesa dell’ambiente hanno annunciato la decisione di abbandonare i lavori di Varsavia.
“La Conferenza avrebbe dovuto costituire una tappa importante nella giusta transizione verso un futuro sostenibile – denunciano le ong – ma non porterà praticamente a nulla”. La nota è stata sottoscritta da World Wildlife Fund, Greenpeace, Oxfam, Friends of the Earth, Action Aid, Pan African Climate Justice Alliance, Construyendo Puentes e altre organizzazioni non governative di rilievo internazionale.
La loro tesi è che la diciannovesima Conferenza dell’Onu sul clima sia ostaggio di “paesi ricchi e grandi inquinatori”. Secondo le ong, “a Varsavia “non c’è stato alcun progresso” né sulle riduzioni di emissioni né sugli impegni per ridurre le conseguenze del riscaldamento globale. Su alcuni aspetti, si legge anzi nella nota, “si è tornati indietro”.
Fino a domani, all’incontro nella capitale della Polonia partecipano circa 9000 delegati e rappresentanti di 195 paesi. Al centro dei negoziati c’è un accordo vincolante sulle emissioni nocive che possa essere sottoscritto nel 2015 ed entrare in vigore nel 2020. L’obiettivo sarebbe mantenere sotto i 2°C l’aumento della temperatura media del pianeta rispetto all’epoca preindustriale.