Una piccola delegazione del Comitato NO TUNNEL TAV ha assistito in silenzio alle comunicazioni che il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha rilasciato sulla vicenda che vede la Regione in prima fila nella vicenda del Sottoattraversamento TAV fiorentino.
Alla fine sono stati alzati cartelli con le scritte:
NO AL SISTEMA ECONOMICO POLITICO DI “RITO TOSCANO”
MA NESSUNO PENSA A DARE LE DIMISSIONI?
Al presidente e al Consiglio sono state anche ricordate, da alcuni del Comitato, le indagini in corso della magistratura che parlano di corruzione, associazione a delinquere, infiltrazioni della Camorra; niente di tutto questo è stato nemmeno ricordato da Rossi. Ma il tema più scottante per il Presidente è la rimozione dell’architetto Fabio Zita dal nucleo “Valutazione di Impatto Ambientale”.
La cosa più incredibile sono le contestazioni rivolte al dirigente rimosso; è paradossale che, tra l’altro, lo si accusi di non aver impedito la partecipazione alle sedute del nucleo VIA ai rappresentanti degli Enti Locali: una vera lezione di trasparenza da parte di chi si propone modello di partecipazione!
Peraltro risulta che, anche dopo il trasferimento di Zita, le sessioni del nucleo procedano con la consueta formula, senza cambiamenti, convocando, giustamente, gli enti locali.
Nel giorno in cui emerge sulla stampa il ruolo di Rossi nell’esercitare pressioni a Bruxelles per il famoso decreto materiali di scavo (altro che messaggi messi a candire!) si continua pervicacemente a difendere un progetto e una modalità di gestione decisamente indifendibili.
Il malaffare, i comportamenti illeciti (questi sì), la volontà di passare sopra ad ogni interesse e sicurezza pubblici solo per fare lucrosi affari: questo emerge dalle indagini e dalle intercettazioni. Una cricca che somiglia molto a quella della Maddalena, del G8 e dell’Aquila.
Di questo avrebbe dovuto parlare un presidente di Regione, dando risposte chiare ai cittadini, invece di svicolare poco elegantemente distribuendo colpe e responsabilità solo per proteggersi.
Durante il presidio tenutosi in seguito davanti alla sede della Regione è stato distribuito un volantino con questo testo.
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TAV SOTTO FIRENZE
UNO SCANDALO TUTTO TOSCANO
La vicenda del Sottoattraversamento fiorentino dell’alta velocità dimostra ancora di più quanto che le critiche e l’opposizione dei cittadini fossero concrete e fondate, ma apre anche una squarcio inquietante sul sistema toscano.
Corruzione, associazione a delinquere, infiltrazioni della Camorra, smaltimento irregolare di rifiuti sono alcuni ingredienti di questo progetto avvelenato.
Riconosciamo che il Presidente Enrico Rossi e la sua Giunta sono solo gli ultimi arrivati in una catena di decisioni distorta, malata, piegata solo agli interessi delle ditte costruttrici che ha portato al progetto TAV fiorentino.
Proprio questa subalternità a interessi estranei all’interesse pubblico dovrebbe preoccupare tutti sulle condizioni della politica toscana e nazionale, specie quella legata alle “grandi opere inutili”.
Questo fenomeno illumina anche l’assurdità di molte altre vicende toscane:
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dallo scandalo delle ASL toscane ai vergognosi modelli di project financing degli ospedali in costruzione
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la vicenda del Monte dei Paschi di Siena
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le tristi ombre sulla promozione della geotermia sull’Amiata
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il flop da 900 milioni del rigassificatore di Livorno che gli utenti dovrebbero comunque ripagare
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la beffa degli inceneritori che, a dispetto delle dichiarazioni, restano gli strumenti principali di gestione dei rifiuti
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l’assurda politica delle energie rinnovabili piegata solo all’ottenimento delle sovvenzioni piuttosto che ad una politica energetica
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l’ipocrisia di fronte alla ripubblicizzazione dell’acqua e ai risultati referendari
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gli occhi chiusi davanti ad uno dei più gravi disastri ecologici come la distruzione del parco delle Apuane
Oggi non siamo davanti all’ennesimo scandalo, ma al disastro del modello economico e politico di “rito toscano”, molto simile a quello “italiano”.
Questo quadro desolante dovrebbe imporre, a chi ha ancora un po’ di dignità, le dimissioni e la sfiducia a questa Giunta Regionale della Toscana.
Fonte: CS Comitato “No tunnel TAV”