L’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) si è appellata all’Unione Europea chiedendo di combattere l’abbattimento illegale e legale delle foreste in Indonesia. L’accordo firmato lo scorso 30 settembre 2013 tra l’Unione Europea e l’Indonesia per combattere la deforestazione illegale non basta a tutelare le popolazioni native. Infatti le autorizzazioni per l’abbattimento delle foreste concesse dal governo indonesiano minacciano la vita e l’esistenza di decine di migliaia di persone al pari della deforestazione illegale della mafia del legname. Il governatore delle Molucche ha appena autorizzato l’abbattimento di 500.000 ettari di foresta delle isole Aru per fare posto a nuove piantagioni di canna da zucchero.
Il mega-progetto dell’investitore indonesiano PT Menara distruggerà circa il 70% delle foreste dell’arcipelago di Aru. Secondo i piani, le foreste dovrebbero fare posto a circa 28 piantagioni, ognuna grande tra gli 11.600 e i 20.000 ettari. Se realizzato, il progetto distruggerà gli ultimi boschi di mangrovie delle Molucche che finora sono state un’efficace protezione contro possibili catastrofi naturali lungo le coste delle isole. L’impresa PT Menara, finora attiva nel settore bancario, gode già di una cattiva reputazione a causa della deforestazione di 400.000 ettari do foresta in Papua Occidentale per realizzare piantagioni di palma da olio.
Tra fine agosto e settembre diverse migliaia di indigeni, organizzazioni giovanili, studenti e abitanti di 117 villaggi delle isole Aru hanno protestato ripetutamente contro l’abbattimento delle loro foreste. Molti degli 83.000 abitanti delle isole lamentano che la deforestazione distruggerà la loro base esistenziale. I capi dei popoli indigeni che vivono nelle e delle foreste accusano l’impresa di violare la legislazione indonesiana. I popoli indigeni infatti non sarebbero stati informati dei piani della PT Menara prima dell’autorizzazione concessa dal governatore e non sarebbe nemmeno stato realizzato nessun studio di impatto ambientale. Durante una manifestazione Roup Opem e altri sindaci hanno dichiarato: “In quanto rappresentanti degli abitanti delle isole Aru ci opponiamo decisamente alle piantagioni di canna da zucchero della PT Menara.” La maggior parte degli abitanti delle isole Aru appartiene a una comunità indigena. Gli abitanti non-indigeni sono solo circa 15.000. Le isole Aru fanno parte delle Molucche, conosciute anche come le isole delle spezie.