Le uscite ingiuriose nei confronti di Vendola e implicitamente del mondo Lgbtq non meravigliano.
Ricordo ancora le strade tappezzate dai manifesti leghisti in cui si diceva “NO alle relazioni “anormali”” dei gay.
Le radici omofobe, xenofobe e razziste di un movimento politico che ha alimentato le paure ancestrali per ogni diversità, prima o poi emergono.
I “barbari sognanti” sono solo una variante della Lega che inneggiava al celodurismo e all’insurrezione armata in una presunta difesa del Nord sano e virile.
Quando non si hanno proposte credibili per risolvere i problemi della disoccupazione, della distruzione del territorio e dell’incertezza di un futuro per le giovani generazioni, si passa all’insulto e alla calunnia.
I leghisti in Consiglio Comunale hanno sempre votato contro le delibere sui “diritti” proposte dalla maggioranza.
Le parole di Morelli sono, quindi, in perfetta sintonia con un percorso politico che si commenta da solo.