Continua a scuotere la Francia il caso della quindicenne kosovara Leonarda Dibrani, arrestata durante una gita e espulsa nel suo paese di origine insieme alla famiglia. 6.000 liceali ieri sono scesi in piazza nella capitale francese, secondo quanto riferito dal Fidl, il sindacato dei licei di Francia.
Decine di istituti in tutto il paese sono stati teatro di manifestazioni e in alcuni casi di veri e propri picchetti che hanno impedito lo svolgimento delle lezioni. I liceali chiedono il rientro in Francia sia di Leonarda, espulsa il 9 ottobre dopo cinque anni di studi in Francia, sia dell’armeno Khatchik Kachatryan, un 19enne del liceo parigino Camille-Jenatzy, espulso sabato scorso dopo che aveva risieduto nel Paese dal 2011.
Il ministro dell’interno, il socialista Manuel Valls (nella foto), è al centro delle polemiche per aver difeso le forze dell’ordine che hanno arrestato Leonarda davanti ai suoi compagni. Alcuni suoi colleghi di partito ne hanno chiesto le dimissioni.
Il presidente dell’Assemblea nazionale francese, Claude Bartolone, ha twittato: “C’è la legge, ma ci sono anche valori sui quali la sinistra non deve transigere o perderà la sua anima”. Leonarda e la sua famiglia erano entrati in Francia illegalmente il 26 gennaio 2009. Appena arrivati, avevano presentato una domanda di asilo che era stata respinta più volte nel corso degli anni. A marzo 2013 la situazione dei Dibrani è risultata non compatibile con i criteri della “circolare Valls” del novembre 2012 riguardo ai permessi di soggiorno ed era stata così ordinata la loro espulsione.