Il Trattato di Tlatelolco del 1967 e il programma di disarmo volontario intrapreso in Argentina nel 2006: sono le due iniziative che le Nazioni Unite hanno premiato all’apertura della settimana internazionale per il disarmo, aggiungendo una menzione speciale per la Costa Rica, che abolì l’esercito nel 1949, il Belgio per la sua legge sull mine antipersona del 1995, il Mozambico e il Sudafrica per l’accordo di cooperazione contro la criminalità del 1995.
La segretaria generale dell’Organismo per la proscrizione delle armi nucleari in America Latina e Caraibi (Opanal), Gioconda Úbeda, ha ricevuto il premio per il Tratado de Tlatelolco che creò la prima ‘Zona libera dalle armi nucleari’ in una regione densamente popolata del pianeta; a quella latinoamericana se ne aggiunsero in seguito altre quattro nel Pacifico meridionale, Sudest asiatico, Africa e Asia Centrale.
A nome del governo argentino, il ministro della Giustizia Julio Alak ha ritirato il premio per il Programma nazionale di disarmo volontario, grazie al quale nel paese sudamericano state distrutte circa 250.000 armi e si è dimezzato il numero degli omicidi. Alak ha definito il riconoscimento “uno stimolo per continuare a promuovere una cultura di pace e non violenza”.
Alla consegna dei premi a New York si è esibito il musicista coombiano César López, creatore delle ‘escopetarras’ (unione delle parole ‘escopetas’, fucili, e ‘guitarras’, chitarre), strumenti di pace e riconciliazione.