E’ passato un anno da quando a Milano la prima coppia (gay) si è iscritta al Registro delle Unioni Civili.
Una conquista della “Milano dei diritti” che ha trovato ascolto e risposta dalla nuova amministrazione comunale.
Chi si opponeva a quella delibera sosteneva che pochissimi ne avrebbero usufruito e che addirittura, si stava aprendo la strada alla poligamia! La realtà è stata ben diversa: più di 700 coppie, di cui un terzo omosessuali, sono arrivate negli uffici di via Larga, per ufficializzare la loro “Unione Civile” basata sul vincolo affettivo e spesso accompagnate da figli, amici e parenti.
Ringrazio tutto il mondo lgbtq milanese per le battaglie fatte nei molti anni trascorsi ed esprimo la mia soddisfazione per aver contribuito, quale presidente della Commissione Pari Opportunità, a rendere Milano più aperta ai bisogni e alle richieste delle sue cittadine e cittadini.
Mi ha stupito positivamente la notizia apparsa tempo fa sulla stampa, che riferiva come un’azienda milanese avesse riconosciuto il diritto ad una settimana di licenza matrimoniale per i suoi dipendenti iscritti al registro delle Unioni Civili.
Augurandomi che questa decisione sia imitata da molte altre aziende, voglio sperare che il Parlamento trovi finalmente la capacità di attuare la Costituzione, dove recita che i cittadini hanno gli stessi doveri, ma anche gli stessi diritti.