Intervista radiofonica di Don Bizzotto a RadioCooperativa
Dettagli Il secondo giorno di sciopero della fame Don Albino ha raccontato a Mario Brusamolin, di RadioCooperativa, le ragioni della sua iniziativa. Poco più di venti minuti di intervista a ruota libera, in cui racconta ciò che lo ha spinto, come altre volte, a sensibilizzare l’opinione pubblica con uno strumento che riconosce “inutile” quanto necessario, come il digiuno, perché “anche se anche uno perde, deve fare quello che è giusto”.
21,5% di territorio coltivabile perduto, dal 1990 ad oggi, 38 ettari al giorno: sono cifre come queste che, secondo Don Albino, dovrebbero far saltare sulla sedia ognuno di noi e portare a reagire, a domandarsi, a indagare e a denunciare.
Don Bizzotto parla del pianeta “di tutti”, di anni di investimenti sbagliati, di inerzia della classe politica e ancora prima del tessuto sociale, di bambini che nasceranno domani e già avranno contratto un debito con la società.
Un problema culturale, che segnala, anche, come chi governa e investe i soldi di tutti, abbia una capacità di pianificazione di breve respiro.
Mentre il lavoro dei vari comitati sensibili alla questione avanza, tra le difficoltà di fare rete e le non indifferenti questioni organizzative, la terra ha urgenza del nostro intervento. Per questo Albino interviene in agosto, per non intralciare il lavoro di nessuno, ma per dare un segnale forte di richiesta di attenzione a un tema spesso solo sfiorato dai media e dall’attenzione della gente comune, perché crede che sia un bene “sensibilizzare sui Beni Comuni perché orientano le energie della società”.
Un’intervista ricca e stimolante, da ascoltare direttamente dal sito della radio (cliccare su play), oppure scaricare la trasmissione, a questo link
fonte: http://www.beati.eu/