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http://www.city.nagasaki.lg.jp/peace/english/appeal/archives.html – 09 agosto 2013
Dei 240.000 residenti in città, circa 150.000 sono stati colpiti dagli effetti della bomba e 74.000 tra loro sono morti nello stesso anno.
I sopravvissuti hanno continuato a soffrire di un’alta incidenza di leucemia, cancro, e altre gravi malattie provocate dalle radiazioni.
Ancora oggi, dopo 68 anni, vivono ancora nella paura e hanno delle profonde cicatrici psicologiche.
Chi ha creato quest’arma crudele è l’uomo.
Erano uomini anche coloro che hanno usato le armi nucleari ben due volte su Hiroshima e Nagasaki, e quelli che hanno condotto ripetutamente dei test nucleari, contaminando la terra.
La razza umana ha finora commesso numerosi e gravissimi errori.
È proprio per questo che dobbiamo cogliere ogni occasione per riaffermare e rinnovare la nostra presa di coscienza del passato che non va dimenticata.
Chiedo, dunque, al Governo giapponese di ritornare ai nostri principi, di riflettere sul fatto di essere l’unico paese nel mondo bombardato dell’atomica.
Nel corso della sessione preparatoria che si è riunita a Ginevra nel aprile 2013 in vista della conferenza di revisione del Trattato di Non-Proliferazione Nucleare che avrà luogo nel 2015, molti paesi hanno proposto una dichiarazione congiunta sull’impatto umanitario delle armi nucleari, che è stata sostenuta da 80 paesi.
Il Sudafrica, e altri paesi che hanno fatto questa proposta hanno chiesto al Giappone di sostenere e sottoscrivere la dichiarazione.
Tuttavia, il governo giapponese non l’ha sottoscritta, deludendo le aspettative della società civile globale.
Se il governo giapponese non puo’ sottoscrivere l’affermazione in base alla quale “le armi nucleari non dovrebbero mai essere usate indipendentemente dalle circostanze”, questo implica che il governo approva il loro uso in determinate circostanze.
Questa posizione contraddice la determinazione del Giappone a impedire che chiunque altro divenga vittima di un bombardamento nucleare.
Siamo preoccupati anche dal riavvio dei negoziati relativi all’accordo di cooperazione nucleare tra India e Giappone.
Collaborare sull’energia nucleare con l’India, che non ha sottoscritto il Trattato di Non-Proliferazione Nucleare, svuoterebbe di significato il trattato stesso, che ha come principio fondamentale quello di fermare il numero di stati dotati di armamenti nucleari.
La cooperazione del Giappone con l’India fornirebbe alla Corea del Nord, che si è ritirata dal Trattato di Non-Proliferazione, ed è impegnata nello sviluppo del nucleare, un ottimo pretesto per giustificare le sue azioni, ostacolando gli sforzi per la denuclearizzazione della penisola coreana.
Chiedo, dunque, al Governo giapponese di ritornare ai nostri principi, di riflettere sul fatto di essere l’unico paese nel mondo bombardato dell’atomica.
Faccio appello al Governo giapponese per trasformare in legge la risoluzione del Parlamento Giapponese sui “tre principi antinucleari” [che vietano il possesso, la fabbricazione e la presenza di armi nucleari sul territorio giapponese, ndr] e per adottare misure concrete volte ad affermare la leadership del Giappone con la creazione di una zona libera dalle armi nucleari nel nordest asiatico per compiere il proprio dovere di unica nazione al mondo colpita da un bombardamento nucleare.
In base all’attuale Trattato di Non-Proliferazione Nucleare, gli stati dotati di armi atomiche hanno il dovere di compiere degli sforzi concreti per andare in direzione del disarmo nucleare. È una promessa che hanno fatto al resto del mondo.
Nell’aprile del 2009, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha espresso il suo desiderio di andare verso un mondo libero dalle armi nucleari in un discorso fatto a Praga.
A giugno di quest’anno, il presidente Obama ha dichiarato a Berlino che vorrebbe impegnarsi per una ulteriore riduzione dell’arsenale nucleare, affermando che “finchè esisteranno le armi nucleari, non saremo mai davvero al sicuro”. Le città bombardate dall’atomica sostengono questo approccio del presidente Obama.
Eppure, esistono ancora piu’ di 17.000 testate atomiche, di cui almeno il 90% appartiene agli Stati Uniti o alla Russia.
Presidente Obama, Presidente Putin, vi preghiamo di impegnare le vostre nazioni ad una rapida e drastica riduzione del loro arsenale nucleare.
Anzichè coltivare la visione di un mondo libero dal nucleare come un sogno lontano, occorre decidere più in fretta e con più coraggio di affrontare questo problema impegnandoci per l’abolizione di queste armi, nel rispetto delle promesse fatta ai cittadini del mondo.
Ci sono cose che ognuno di noi cittadini puo’ fare per contribuire a realizzare un mondo libero dal nucleare, anzichè limitarci a dare fiducia ai capi di stato.
Nel Preambolo della Costituzione giapponese, è scritto che il popolo giapponese è “determinato a non far ripetere mai piu’ gli orrori della guerra generati dalle azioni del Governo”.
Questa dichiarazione riflette la ferma risoluzione del popolo giapponese per costruire la pace mondiale.
Per non dimenticare questo fondante desiderio di pace e per non ripetere mai piu’ gli orrori della guerra che hanno spezzato numerose vite e hanno causato profonde sofferenze fisiche e psicologiche è essenziale trasmettere l’esperienza della guerra e della devastazione atomica alle generazioni future.
Giovani delle nuove generazioni, avete mai ascoltato le voci degli “hibakusha”, i sopravvissuti ai bombardamenti atomici?
Li avete mai sentiti gridare “Mai piu’ Hiroshima, mai piu’ Nagasaki, mai piu’ guerre, mai piu’ hibakusha?”
Sarete l’ultima generazione ad avere la possibilità di ascoltare le loro voci dal vivo.
Ascoltateli, e imparate quello che è successo 68 anni fa sotto la nube atomica.
Ascoltate le loro voci per scoprire come mai continuano a impegnarsi per l’abolizione del nucleare.
Vedrete che anche dopo tutti gli sforzi estenuanti fatti finora loro continuano ancora a lottare per il bene delle future generazioni.
Considerate se vorrete accettare l’esistenza di armi nucleari nel mondo di oggi e in quello dove i vostri figli vivranno in futuro. Parlate ai vostri amici di questi problemi.
Siete voi che deciderete il futuro del mondo.
Ci sono molte cose che possiamo fare come cittadini del mondo.
Quasi il 90% degli enti locali giapponesi hanno dichiarato il loro impegno antinucleare per testimoniare il rifiuto dei cittadini residenti nel loro territorio di diventare vittime di un attacco nucleare, e la loro determinazione a lavorare per la pace mondiale.
Il Consiglio Nazionale degli Enti Locali Denuclearizzati, che raccoglie questi enti locali, questo mese celebra il suo 30mo anniversario.
Se volete mettere in atto questa dichiarazione, avrà il supporto e la solidarietà sia del Consiglio Nazionale, sia di Nagasaki e Hiroshima.
Il prossimo novembre a Nagasaki si svolgerà la quinta Assemblea Globale dei Cittadini per l’Abolizione delle Armi Nucleari.
In questa assemblea, gli abitanti di Nagasaki avranno un ruolo chiave nel trasmettere il messaggio dell’abolizione nucleare alle persone sparse nel mondo.
Intanto, la grave situazione dopo l’incidente alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi gestita dalla TEPCO (Tokyo Electric Power Company, Inc), resta tuttora irrisolta, e la contaminazione radioattiva continua a diffondersi.
In un solo istante, questo incidente ha strappato alle loro vite pacifiche molti residenti di Fukushima, che sono ancora costretti a vivere senza una visione chiara del loro futuro. La città di Nagasaki auspica per Fukushima un ritorno alla normalità che sia il piu’ rapido possibile, e continuerà a sostenere la popolazione locale.
Il mese scorso è venuto a mancare Senji Yamaguchi, un hibakusha che si è sempre battuto per l’abolizione del nucleare e i diritti dei sopravvissuti all’atomica.
Il numero degli hibakusha continua a ridursi, e la loro età media ha ormai superato i 78 anni.
Chiedo al governo giapponese di prodigarsi per migliorare il supporto a questi anziani hibakusha.
Porgiamo le nostre sincere condoglianze per le vittime dei bombardamenti atomici, e ci impegniamo a proseguire i nostri sforzi verso un mondo libero dal nucleare, camminando insieme alla Città di Hiroshima.
Tomihisa Taue, Sindaco di Nagasaki, 9 agosto 2013
[Traduzione dall’inglese di Carlo Gubitosa revisionata sul testo originale giapponese a cura di Centro di documentazione ‘Semi sotto la nevè]
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Note:
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