Anche Cuba ha messo in funzione la sua prima centrale elettrica a energia solare, composta da 14.000 pannelli fotovoltaici “di fabbricazione nazionale”, per ridurre la dipendenza dal petrolio e tutelare l’ambiente. Un impianto dal quale l’Avana intende ottenere energia per mitigare la sua pesante fattura petrolifera sempre più consistente e fuori controllo, riferisce il portale di informazione ufficiale Cubadebate.
La centrale, che aumenta più del doppio la capacità di Cuba di sfruttare l’energia solare per produrre elettricità, è situata nella tenuta agricola ‘Catarrana’, nella provincia centro-meridionale di Cienfuegos.
L’isola “ha il privilegio che i raggi dell’astro re incidono in modo diretto e che per ciascun metro quadrato il sole fornisce cinque kilowatta all’ora al giorno” ha dichiarato Ovel Concepción, della società Hidroenergía, responsabile del montaggio dei pannelli.
Cubadebate ha ricordato che l’isola attualmente produce il 4% della sua energia elettrica grazie a fonti rinnovabili”, una percentuale scarsa anche se comparata con quella della Repubblica Dominicana, “ma spera di elevarla al 10% nel 2030”.
Prima della nuova centrale, sull’isola si contavano circa 9000 pannelli fotovoltaici, per la maggior pare collocati in modo isolato e utilizzati per fornier energia a scuole e ospedali rurali. Cuba produce energia essenzialmente dal petrolio: ne importa ogni giorno 100.000 barili dal Venezuela a prezzi ridotti. Nei prossimi mesi ‘parchi solari’ saranno inaugurati anche a L’Avana, Guantánamo, Camagüey, Santiago de Cuba, Villa Clara e alla Isla de la Juventud.