Domani 10 Luglio il Senato è chiamato a votare una mozione analoga a quella che è stata presentata alla Camera e che chiede che non vengano comprati i cacciabombardieri F-35. Anche in questo caso la mozione è sostenuta dai deputati del Movimento 5 Stelle e di Sinistra e Libertà
In questi giorni si sno moltiplicati da più parti gli appelli nazionali ed internazionali affinché i senatori votino in modo massiccio questa mozione e non optino, come alla Camera, per una mozione di compromesso dilatoria.
Al tempo stesso negli ultimi giorni si è registrata la presa di posizione del Consiglio Supremo di Difesa che ha negato al Parlamento potere di veto sulla questione degli armamenti.
Da più parti si è chiesto, senza risposta, in base a quali motivazioni e con quale coerenza con l’Articolo 11 della Costituzione l’Esercito Italiano continua a dotarsi di armi d’attacco; in particolare in momenti nei quali si sbandiera la crisi economica come motivo di tagli a servizi essenziali dello Stato come la Sanità, il sistema di Istruzione ecc.