Davanti all’atteggiamento colonialista e imperialista dei paesi della Nato (diretti dagli Stati Uniti), che hanno bloccato il volo dell’aereo del governo boliviano, in cui viaggiava il presidente Evo Morales Aymá, il Partito Umanista Internazionale ripudia questo sopruso ed esprime la sua solidarietà al popolo e al governo dello stato plurinazionale boliviano e al suo presidente Evo Morales.
Il blocco dell’aereo presidenziale boliviano fa parte di una serie di provocazioni nei confronti dei paesi latinoamericani e dei Caraibi. Si tratta, come ha detto Morales, di un’aggressione all’America Latina. Il tentativo della polizia britannica di penetrare nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra e quello di sequestrare la fregata «Libertad» (nave scuola della Marina argentina) sono i precedenti di queste provocazioni disegnate negli Stati Uniti ed eseguite docilmente dai loro alleati della Nato.
Qualsiasi aereo presidenziale gode dell’immunità assoluta in base al diritto consuetudinario, recepito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sulle immunità giuridiche degli stati e dei loro beni (2004) e dal Tribunale Penale Internazionale dell’Aia. Per questo la Bolivia ha denunciato all’ONU la Spagna, la Francia, l’Italia e il Portogallo, accusandoli di aver violato i “diritti fondamentali” di Evo Morales.
Equipe di Coordinamento del Partito Umanista Internazionale
Traduzione dallo spagnolo di Anna Polo