La Commissione africana per i diritti dell’uomo e dei popoli ha rivolto un appello al presidente Goodluck Jonathan affinché in Nigeria cessino le esecuzioni di condanne capitali. La presa di posizione di questo organismo continentale, che ha sede a Banjul, ha seguito la fine di una moratoria durata sette anni.
Secondo Fami Falana, un avvocato che si era rivolto alla Commissione per conto di un’organizzazione non governativa nigeriana, l’appello costituisce “un fatto storico”. Il 24 giugno in Nigeria sono state eseguite le condanne a morte di quattro prigionieri. Tutti erano stati processati nel 1997, due anni prima della fine del regime militare e dell’inizio di un’esperienza liberal-democratica.
La ripresa delle esecuzioni era stata autorizzata da Jonathan con un’ordinanza trasmessa ai governatori dei 36 Stati della federazione nigeriana.