A due anni esatti dai referendum del giugno 2011 questa mattina in Piazza Montecitorio è nato su invito del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua l’intergruppo parlamentare per l’Acqua Bene Comune. Hanno aderito tutti i parlamentari di Movimento 5 Stelle e Sel oltre ad una ventina di appartenenti al Pd e ad un deputato di Scelta Civica.
La finalità dell’intergruppo è quella di avviare un percorso legislativo per la ripubblicizzazione del servizio idrico a partire dall’aggiornamento e la riproposizione della Legge di Iniziativa Popolare presentata nel 2007 dal Forum. Altri obiettivi a breve termine quelli di contrastare la tariffa truffa elaborata dall’Aeeg in completo contrasto con i risultati referendari e quello di tutelare il diritto all’acqua dei cittadini contrastando la pratica degli stacchi all’erogazione.
Nel secondo compleanno dei referendum in tutta Italia i comitati territoriali si stanno mobilitando da oggi a domenica con eventi ed iniziative per chiedere il rispetto del voto degli italiani. A Roma la giornata continua con un’iniziativa pubblica in Piazza San Cosimato dove insieme a Stefano Rodotà parleremo di acqua, referendum e democrazia; a seguire la musica di Ponentino Trio e il teatro di Ascanio Celestini.
Ecco il testo integrale del il documento sottoscritto dai parlamentari aderenti all’intergruppo.:
Io sottoscritta/o deputata/o-senatrice/senatore della XVII Legislatura aderisco all’intergruppo parlamentare per l’acqua bene comune e m’impegno a:
• sottoscrivere e depositare legge d’iniziativa popolare “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico” promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua con i dovuti aggiornamenti condivisi con il Forum stesso;
• presentare e sostenere provvedimenti che riportino tutte le competenze in materia di regolamentazione del ciclo delle acque e del servizio idrico e conseguentemente della determinazione del metodo tariffario sotto la competenza del Ministero dell’Ambiente, della tutela del Territorio e del Mare;
• sottoscrivere atti e/o provvedimenti che si pongano l’obiettivo dell’immediato ritiro del Metodo Tariffario Transitorio predisposto dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas per il servizio idrico integrato, in quanto l’azione dell’Authority e conseguentemente il provvedimento adottato si pongono in diretto contrasto con l’esito referendario;
• lavorare affinchè anche a livello territoriale le politiche sulla gestione del servizio idrico integrato siano coerenti con i contenuti e i principi della suddetta legge d’iniziativa popolare e di piena attuazione degli esiti referendari;
• impegnarsi per la ratifica nella Costituzione italiana della risoluzione ONU del luglio 2010 che dichiara “ il diritto all’acqua potabile e sicura ed ai servizi igienici un diritto umano essenziale al pieno godimento della vita e di tutti i diritti umani” e conseguentemente adottare provvedimenti che per garantire l’accesso ad un quantitativo minino giornaliero, vietando il distacco dell’acqua agli utenti.