Il processo a Bradley Manning continua a Fort Meade, nel Maryland. Tra i testimoni è stato ascoltato Adrian Lamo, l’hacker condannato che consegnò Manning alle autorità americane dopo che erano diventati amici on-line.
Lamo ha dichiarato che Manning nutriva la speranza di contribuire a generare attraverso i documenti passati a WikiLeaks un dibattito a livello mondiale e dei cambiamenti nelle politiche degli Stati Uniti. Per il secondo giorno consecutivo, il pubblico ministero ha cercato di collegare Manning al fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, chiedendo a Lamo se Manning avesse citato il suo nome. Dopo la deposizione dei superiori immediati di Manning, prevista il 5 giugno, il processo riprenderà lunedì 10.
Traduzione dall’inglese di Anna Polo