La settimana nera per le politiche volute da Renzi, Rossi, Bramerini e Barducci
“In una sola settimana le politiche inceneritoriste di Regione, Provincia e Comune prendono tre sonori schiaffi da chi sta al passo con la modernità e comprende che la gestione dei rifiuti è una cosa seria che non va lasciata a chi pensa di risolverla in un falò”. Lo ha detto Ornella De Zordo commentando gli eventi degli ultimi giorni.
La settimana scorsa il Commissario Europeo per l’Ambiente Janez Potočnik ha twittato “Una buona gestione dei rifiuti ha bisogno di buona volontà e di buona organizzazione: ‘Rifiuti zero’ è del tutto possibile”, bocciando così di fatto le politiche fondate sulle discariche e sugli inceneritori portate avanti dalle amministrazioni fiorentine e toscane.
Sabato 13 aprile ha infine visto sfilare a Pontassieve 2.000 persone che hanno rivendicato il diritto alla salute e l’adozione dell’Alter Piano fondato sulla strategia Rifiuti Zero. Contemporaneamente è iniziata la raccolta di firme a sostegno della proposta di legge d’iniziativa popolare sui Rifiuti zero, che mira a una riforma organica del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti e si articola attorno a 5 parole chiave: sostenibilità, ambiente, salute, partecipazione e lavoro.
Matteo Renzi, Enrico Rossi, Annarita Bramerini, Andrea Barducci smettano di far finta di non sentire. Inizino a ragionare con i cittadini e le cittadine che organizzati o meno stanno al passo della modernità. Ne va della loro stessa vita politica. Il crollo dei consensi registrato alle ultime politiche in tutta la toscana a favore di altre forze politiche proprio su temi come i rifiuti e altri analoghi dovrebbe svegliarli dal torpore in cui sono caduti da anni.