Non è dimostrato che la Corea del Nord possa lanciare un missile nucleare. Lo dice il Pentagono. E così si sgonfia definitivamente la bufala dell’imminente Olocausto Nucleare.
Era più di una settimana che – stando ai Tg – il mondo sembrava sull’orlo della crisi nucleare. Sono state diffuse notizie prive di fondamento sulla capacità della Corea del Nord di scatenare una guerra atomica, fino a colpire le basi militari Usa. E ora la verità è relegata in poche righe in diciannovesima pagina.
Ad esempio Anna Guaita sul Messaggero di sabato 13 aprile osserva come “dopo l’allarme lanciato la sera di giovedì, gli Stati Uniti hanno fatto in parte marcia indietro sulla reale capacità di Pyongyang di montare una testata nucleare sui propri missili. Il portavoce del Pentagono, riferendosi a un documento segreto finito sui giornali, ha precisato che ‘non e’ esatto dire che il Nord abbia pienamente testato, sviluppato o dimostrato di avere la capacità di lanciare missili con testate nucleari’. E lo stesso ha affermato anche il ministro della Difesa sudcoreano Kim Kwan-Jin”.
L’11 aprile l’Ansa titolava:
Corea del Nord: missili pronti per il lancio
Lo faceva senza virgolettare il titolo, cosa grave per un’agenzia come l’Ansa che sapeva di non riportare un dato oggettivo ma solo una “ipotesi dei network nipponici”. E quando un dato non è oggettivo, ma costituisce una congettura, occorre virgolettare il titolo e riferirlo alla fonte. Ma soprattutto non veniva specificato che su quei missili non era installata alcuna testata nucleare.