Noi umanisti, in questo primo maggio vogliamo mettere l’accento su due questioni che riteniamo fondamentali per il momento di processo in cui ci troviamo.
1º- Sappiamo fin troppo bene cha la crisi economica attuale è una crisi provocata da intenzionalità ben precise.
Questa crisi non è una catastrofe naturale, inevitabile, come un uragano. È il risultato delle intenzionalità di pochi, che vorrebbero usare il resto dell’umanità come strumento per realizzare i propri piani. In altre parole rubano agli altri la loro essenza umana: l’intenzione, i diritti e la libertà.
Con la grande maggioranza dei mezzi di comunicazione viene sbandierato ciò che dovremmo accettare senza alternative: ricette economiche da usurai; una falsa democrazia; una giustizia cieca, sorda e muta; un’educazione mercantilista e classista; raccomandazioni di austerità; l’enfasi sul sacrificio. Cosa che conosciamo già.
2º- Sappiamo anche quali sono le vie d’uscita: una banca pubblica senza interessi, un’educazione e una sanità gratuite e di buon livello per tutti, il pieno rispetto dei diritti fondamentali dell’essere umano; un tetto per ogni famiglia, un reddito garantito per tutti. Questa è la via d’uscita.
Ma come facciamo per ottenere tutto ciò? Come facciamo a cambiare lo stato attuale delle cose?
Noi umanisti diciamo che non possiamo continuare a pensare, sentire e agire seguendo i vecchi modelli, altrimenti si ripeterà ciò che è già successo. In questo momento il nostro impegno, in tutti i luoghi dove ci troviamo, è creare ambiti di incontro. Di incontro di tutte le intenzionalità, le speranze, le forze, le convinzioni che vanno nella direzione esattamente opposta a quella a cui porta il sistema di valori decadenti. Ambiti di lavoro, di interscambio, di creazione e soprattutto di azione. Azione politica, sì, ma anche sociale, sindacale, culturale e naturalmente personale. Ognuno di noi ha uno strumento di lotta per il cambiamento: se stesso. Non bisogna andare più lontano per iniziare a smantellare questa grande menzogna. E ciascuno moltiplica le sue forze con gli altri.
Con questa intenzione incoraggiamo tutti e tutte a fare parte di questa intenzione. È il momento di far crescere questo movimento di persone verso un fronte di azione ampio e comune e di fare in modo che ciò che chiediamo, che non sono solo cose, ma sono fondamentalmente libertà e futuro per tutte le generazioni, diventi realtà.