Il 10 aprile 2013 decine di migliaia di immigrati di tutto il paese si sono uniti al movimento operaio e ad altre organizzazioni in un’enorme “Marcia per la Cittadinanza” fino al Campidoglio, con l’obiettivo di dare impulso a un progetto di legge che rappresenti una riforma esaustiva e umana.
In contemporanea alla manifestazione, sono emerse maggiori informazioni sui negoziati tra democratici e repubblicani in corso al Senato su questo tema. La proposta in discussione stabilisce quelli che alcuni considerano obiettivi impossibili rispetto alla “sicurezza delle frontiere”, come condizioni perché gli immigrati senza documenti possano ottenere un permesso di soggiorno permanente negli Stati Uniti. Secondo il Wall Street Journal, i funzionari dell’immigrazione dovrebbero garantire una completa vigilanza della frontiera sud del paese e un successo del 90% dei casi nell’impedire in certe zone gli ingressi illegali. Solo allora i circa undici milioni di immigrati senza documenti del paese potranno chiedere il permesso di soggiorno permanente. Secondo le previsioni tutto questo processo richiederà una decina d’anni. La proposta attuale mantiene inoltre un’attesa di almeno tredici anni, prima che gli immigrati senza documenti possano ottenere la cittadinanza.