foto: Jon Sullivan

La maggioranza dei Paesi UE ha votato a favore della proposta della Commissione Europea per il bando temporaneo di tre pesticidi riconosciuti a livello scientifico come altamente nocivi per la salute delle api. Si tratta di Imidacloprid e Clothianidin prodotti dalla Bayer e del Thiamethoxam di Syngenta.

“Il voto di oggi ci dice chiaramente che esiste una forte determinazione a livello scientifico, politico e civile a sostenere il
bando. Adesso la Commissione deve fermare immediatamente l’uso di questi pesticidi, il primo passo per proteggere colture ed ecosistemi.
Qualunque tentennamento significherebbe cedere di fronte alle pressioni di giganti come Bayer e Syngenta” afferma Federica Ferrario, responsabile della campagna Agricoltura Sostenibile di Greenpeace Italia.

Imidacloprid, Clothianidin e Thiamethoxam appartengono al gruppo dei neonicotinoidi, pesticidi che, generalmente, vengono utilizzati per la concia delle sementi. In Italia, l’utilizzo di questi tre prodotti per il trattamento dei semi è già sospeso dal 2008, ma continuano a essere diffusi in ambiente anche nel nostro Paese sotto forma granulare per
la disinfestazione dei suoli e come spray per i trattamenti fogliari.

Come specificato nei pareri dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) pubblicati all’inizio di quest’anno (gli stessi che hanno dato il via alla proposta di bando della Commissione Europea), i neonicotinoidi rappresentano un “rischio acuto” per le api. Studi scientifici hanno inoltre confermato che esiste un rapporto diretto tra l’uso di neonicotinoidi, anche a basse dosi, e la diminuzione delle difese immunitarie delle api, danni al sistema neurologico e
fisiologico, e alterazioni nei modelli comportamentali legati alla ricerca di cibo dunque alla sopravvivenza. Anche l’Agenzia Europea dell’Ambiente ha recentemente diffuso un rapporto sui pesticidi che ci mette in guardia sui pericoli che corriamo se continueremo a ignorare il problema.

Greenpeace sostiene che Syngenta e Bayer stanno portando avanti una dura campagna di pressione nel tentativo di ritardare il bando dei neonicotinoidi, fingendo di non sapere o ignorando consapevolmente i dati scientifici sulla tossicità di questi pesticidi. Imidacloprid, Clothianidin e Thiamethoxam non sono nemmeno gli unici prodotti di
queste aziende a minacciare la sopravvivenza delle api e degli altri insetti impollinatori. Nel rapporto di Greenpeace “Api in declino”, oltre ai tre neonicotinoidi, vengono individuati altri quattro pesticidi killer delle api, prodotti da Syngenta, Bayer, BASF e altre aziende.

Con la campagna SalviamoLeApi (www.salviamoleapi.org), Greenpeace chiede la rimozione di questi pesticidi dal mercato: il primo e indispensabile passo verso un’agricoltura sostenibile.

“Il declino delle api è uno degli effetti più visibili e inequivocabili del fallimento dell’agricoltura di stampo industriale,
che inquina l’ambiente e distrugge i migliori alleati degli agricoltori, gli insetti impollinatori. È ora di smettere di
incentivare pratiche agricole intensive basate sull’uso della chimica, per investire, invece, nello sviluppo di un’agricoltura di stampo ecologico e sostenibile sul lungo periodo” conclude Ferrario.

Leggi
– lo studio dell’EFSA (European Food Safety Authority), “EFSA identifies risks to bees from neonicotinoids”:
www.efsa.europa.eu/en/press/news/130116.htm
– Lo studio dell’Agenzia Europea dell’Ambiente “Late lessons from early warnings: science, precaution, innovation II, Chapter 16”: Seed dressing systemic insecticides and honeybees.