Non appena tornato dagli Stati Uniti, dove una settimana fa ha ricevuto il prestigioso Goldman Prize 2013 per l’ambiente, Rossano Ercolini, presidente di Ambiente e Futuro e coordinatore del Centro di Ricerca Rifiuti Zero del Comune ha voluto incontrare il sindaco Giorgio Del Ghingaro, con il quale da diversi anni si è instaurata una proficua collaborazione nell’ambito della gestione dei rifiuti. E’ stato proprio Ercolini nel 2007 a proporre al sindaco Del Ghingaro l’adesione alla strategia Rifiuti Zero. Una proposta che fu prontamente accolta dal primo cittadino facendo di Capannori il primo Comune italiano Rifiuti Zero. Oggi le amministrazioni locali che aderiscono alla strategia sono 124 per un totale di 3 milioni e 300 mila cittadini.
Ercolini, in un incontro con la stampa svoltosi oggi (martedì) nella sede comunale al quale era presente il sindaco Giorgio Del Ghingaro insieme all’assessore all’ambiente, Alessio Ciacci, ha parlato dell’esperienza americana, dell’incontro con il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, di quello con i responsabili di Gaia, il movimento che promuove la campagna Rifiuti Zero nel Mondo, con i rappresentanti dell’Epa, l’Ente di Protezione Ambientale e con Nancy Pelosi al congresso americano.
L’amministrazione comunale è orgogliosa di questo premio che è stato dato alla persona giusta – ha detto il sindaco, Giorgio Del Ghingaro. Una grande soddisfazione per tutta la comunità capannorese. La strategia Rifiuti Zero, che portiamo avanti da sette anni, ha avuto un riconoscimento internazionale, frutto di un gioco di squadra al quale hanno contribuito anche tutti i nostri cittadini. Oggi non siamo più l’eccezione che conferma la regola ma un modello a cui si guarda con sempre maggiore interesse”.
Capannori è la culla dei Rifiuti Zero – ha affermato Rossano Ercolini –, un percorso che è nato con la lotta agli inceneritori e che è proseguito anche grazie anche alla stretta collaborazione del Comune. Adesso vogliamo allargare la strategia Rifiuti Zero legandola a Chilometri zero e ad Emissioni Zero. Ho deciso di investire i 110 mila euro del premio in progetti a favore dell’ambiente, come lo studio di nuovi materiali realizzati con gli scarti di pulper di cartiera, la realizzazione di un film documentario sul caso delle capsule di caffè ‘usa e getta’, ed anche per formare uno staff in grado di rispondere con professionalità alle molte richieste che ogni giorno giungono al nostro centro di ricerca”.