Il 28 febbraio il ministro tecnico e uscente Terzi convoca a Roma  undici paesi sostenitori dell’opposizione armata in Siria con la proposta di un  maggiore aiuto militare, che fomenterà la guerra e prolungherà la
tragedia (vedi  http://www.ilmanifesto.it/area-abbonati/in edicola/manip2n1/20130222/manip2pg/07/manip2pz/336360/
e  http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=1306).

Terzi agisce disinformando e nascondendo i crimini commessi dai gruppi armati.

La Rete No War Roma chiede a cittadini e gruppi di inviare il seguente  messaggio  agli uffici  del ministro Terzi (segreteria.terzi@esteri.it;  gabinetto.ministro@cert.esteri.it;gabinetto@esteri.it;giulio.terzi@esteri.it
o alla sua pagina Facebook.

Nell’oggetto mettere (per dargli subito un’idea): A Terzi: il sostegno a gruppi armati in Siria è illegale!

Ed ecco testo da mandare con le vostre firme:

CITTADINI ITALIANI AL MINISTRO USCENTE E TECNICO TERZI E AL  GOVERNO TECNICO E USCENTE MONTI:
E’ ILLEGALE E IMMORALE ARMARE L’OPPOSIZIONE IN SIRIA. BASTA  FOMENTARE LA GUERRA E I GRUPPI JIHADISTI! SI’ A UN VERO NEGOZIATO DI  PACE!

Il ministro tecnico e uscente Terzi ha già dichiarato che il 28  febbraio 2013 alla riunione degli «undici paesi più coinvolti nella  gestione della crisi siriana» proporrà maggiori aiuti militari  (assistenza tecnica, addestramento, formazione) ai gruppi armati  dell’opposizione.

Il ministro agisce disinformando e nascondendo dietro intenti  umanitari quel che umanitario non è, perché appoggiare l’opposizione  armata significa a) fomentare la guerra e prolungare la tragedia in  Siria, b) aiutare gruppi responsabili di attentati, massacri di  civili, torture ed esecuzioni come ormai affermano perfino i media  (anche se il ministero degli Esteri italiano nasconde tutto ciò), c)  boicottare ogni spazio negoziale serio sulla base degli accordi di  Ginevra del giugno 2012.

Come cittadini italiani, invitiamo il ministro uscente Terzi e il  suo governo tecnico a non prendere decisioni così gravi, che impedirebbero qualunque spiraglio negoziale e finirebbero per armare  gruppi stragisti.

Ricordiamo al governo uscente e al ministro uscente che questo  operato non solo fomenta gli scontri, ma viola leggi italiane e  internazionali. Fra queste la legge italiana 185/1990 sul commercio  delle armi.

Ricordiamo al governo uscente e al ministro uscente che l’art. 286  del Codice penale italiano punisce con l’ergastolo “Chiunque commetta  un fatto diretto a suscitare la guerra civile nel territorio dello  Stato”, norma che, per analogia, dovrebbe applicarsi anche a paesi terzi.

Ricordiamo al governo uscente e al ministro uscente che non solo  la Carta dell’Onu impone ai paesi di perseguire politiche estere di  pace anziché fomentare guerre, ma che la fornitura di armi e risorse a
forze che combattono contro un governo riconosciuto dall’Onu è  illegale e costituisce una grave violazione del diritto internazionale.

DATA E FIRMA ……