La politica deve dare risposte chiare ai cittadini di questo paese. La campagna “Taglia le ali alle armi” contro i caccia F-35, attiva dal 2009 e forte del sostegno popolare ricevuto in questi mesi, rinnova l’invito a ripensarne l’acquisto: una scelta costosa e inutile che bloccherà diversi miliardi di euro in più anni mentre ai cittadini si chiedono sacrifici nel campo del welfare, della scuola, della sanità.
Basta chiacchiere e promesse elettorali. Con la quotidiana e continua evidenza di problemi tecnici e dell’esplosione di costi (che incideranno sulle tasche dei contribuenti italiani per decenni) per il caccia F-35, finalmente alcuni leader politici sembrano essersi resi conto che per la stragrande maggioranza dei cittadini l’acquisto di questi aerei militari è una follia.
La campagna “Taglia le ali alle armi!” – promossa da Rete Italiana Disarmo, Campagna Sbilanciamoci! e Tavola della Pace – che dal 2009 si batte per contrastare della partecipazione al programma JSF (il più costoso della storia militare) chiede ora alla politica non vuote parole, ma un impegno pubblico e formale a cancellare interamente il programma di acquisto degli F-35. I fondi pubblici così risparmiati sul bilancio statale sia del 2013 che degli anni a venire (budget stimato in circa 40 miliardi per tutta la vita del progetto) potrebbero in alternativa venir destinati al rafforzamento delle politiche sociali, alla scuola, all’università, ai servizi sociali per le famiglie.
La domanda che rivolgiamo ai candidati premier e ai leader di partito sostenitori delle coalizioni in lizza alle prossime elezioni politiche è semplice: si impegnerebbe in caso di vittoria elettorale, nei primi cento giorni di Governo, a cancellare irrevocabilmente l’intero programma di acquisto degli F35: SI o NO? Ci aspettiamo una risposta chiara, come se l’aspettano le cittadine e i cittadini italiani. Allo scopo siamo inoltre disposti ad incontrare i leader delle coalizioni e dei partiti a cui potremo illustrare i dati reali ed aggiornati sul programma. Un compito che desideriamo continuare a fare: negli ultimi mesi la nostra campagna (anche quando in pochi si occupavano della questione F-35 e dei temi legati alla spesa militare) è stata la prima e la più chiara voce capace di dettagliare i problematici dati reali del programma F-35, da tempo invece coperti da previsioni e valutazioni eufemistiche e imprecise della nostra Difesa.
Nei prossimi giorni la campagna “Taglia le ali alle armi” diffonderà un’ulteriore serie di considerazioni ed analisi, per smascherare le più recenti dichiarazioni dei vertici militari (in particolare sul ritorno occupazionale) spacciate impropriamente come realtà oggettiva.