Amazon, il colosso di vendita on-line, in Germania è accusato di avere connessioni con i gruppi neo-nazisti del paese.
La televisione ARD ha trasmesso un documentario nel quale una serie di interviste hanno dimostrato come i lavoratori impiegati nei sette centri di distribuzione presenti in Germania siano controllati da guardie di sicurezza che assumono atteggiamenti violenti e direttamente collegati al nazismo. Il personale di sicurezza, composto da cinquemila agenti, utilizza divise nere, stivali e cappelli militari. Tutto confezionato dalla società Hess, il cui nome deriverebbe dal braccio destro di Adolf Hitler.
Tale marchio già in passato ha avuto problemi per le sue produzioni di abbigliamento legate al nazi-fascismo. Fu infatti negata la fornitura alla Bundesliga (campionato di calcio tedesco) ed anche la stessa Amazon nel 2009 bloccò le vendite della Hess sul proprio canale.
Le interviste trasmesse dall’Ard hanno coinvolto lavoratori, provenienti per lo più dal sud dell’Europa, che denunciavano le violenze e le intimidazioni subite dal personale di sicurezza. Alcuni lavoratori sono stati cacciati dalle villette abitative fornite dall’azienda perché sorpresi ad asciugare gli abiti in maniera non gradita alle guardie; altri denunciano insulti per il colore della pelle; c’è invece chi afferma che mentre lavorava alle confezioni è stato gratuitamente rimproverato, mentre altri ancora sono stati redarguiti su come mangiare durante la pausa pranzo.
In Germania Amazon ha più di settemila impiegati. A seguito di queste interviste i vertici della società hanno assicurato che avrebbero preso provvedimenti sul personale di sicurezza.