Le associazioni che appartengono alla rete ENAAT (European Network Against Arms Trade) si oppongono fortemente a qualsiasi iniziativa da parte dell’Unione europea volta a modificare l’attuale embargo di armi alla Siria. Nei giorni scorsi il governo del Regno Unito ha infatti manifestato l’intenzione di chiedere una modifica sull’embargo di armi per consentire di inviare apparecchiature militari alle formazioni che lottano contro il regime di Bashar al-Assad. La richiesta sarà molto probabilmente presentata oggi dal Regno Unito al Consiglio dell’Unione europea.
“La Siria è già inondata di armi – sostengono le associazioni pacifiste – ogni ulteriore invio di sistemi militari avrebbe con ogni probabilità l’effetto di prolungare il conflitto e ridurre le possibilità di una soluzione pacifica. Un numero imprecisato di gruppi si oppone al regime di Assad, in varie formazioni incluse diverse di natura fortemente settaria. Fornire armi a qualsiasi gruppo servirà solo ad accrescere l’instabilità”.
“Inoltre – continua la nota delle associazioni della rete ENAAT – l’invio di armi nella regione avrà conseguenze a lungo termine: come dimostra il conflitto in corso in Mali nel quale sono impiegate armi giunte dalla Libia, le armi non se ne vanno con la fine delle ostilità e anche in questo caso potrebbero essere utilizzate da altri gruppi in Siria o nei paesi adiacenti” .
“Invece di attenuare l’embargo sulle armi, l’Unione europea dovrebbe far pressione sulla Russia e altri paesi perché smettano di fornire armi al governo siriano e assicurare che nessun sistema d’arma esportato verso paesi terzi, come l’Arabia Saudita, venga inviato a qualsiasi fazione in Siria” – conclude la nota.
Sottoscrivono questo comunicato le seguenti associazioni della rete ENAAT
Rete Italiana per il Disarmo (Italia) – Francesco Vignarca
Aktion Aufschrei: Stoppt den Waffenhandel (Germania) – Christine Hoffmann
Bremen foundation for arms conversion and peace research (Germania)- Andrea Kolling
Campagne tegen Wapenhandel (Olanda) – Wendela de Vries
Centre d’Estudis per a la Pau JM Delàs (Spagna) – Jordi Calvo Rufanges
Gruppe Schweiz ohne Armee / Groupe pour une Suisse sans armée (Svizzera) – Adi Feller
Norwegian Peace Association (Norvegia) – Hannah Eline Ander
Swedish Peace and Arbitration Society (Svezia) – Anna Ek
Vredesaktie (Belgio) – Roel Stynen
La situazione dell’embargo di armi alla regione siriana che alcuni paesi europei vogliono concludere è descritta nel seguente articolo
http://www.thetimes.co.uk/tto/