I senatori Francesco Ferrante e Roberto Della Seta hanno presentato una interrogazione a risposta orale in Commissione ambiente e sanità ai Ministri dell’Ambiente e della Salute in merito all’appello contro lo schema di decreto interministeriale che se approvato consentirebbe di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene.
Ringraziamo i senatori Francesco Ferrante e Roberto Della Seta ed alleghiamo il testo dell’interrogazione parlamentare.
Interrogazione a risposta orale in Commissione XIII
Ai Ministri dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e della Salute
Per sapere, premesso che:
– è stato inviato all’attenzione della Commissione Europea uno schema di decreto interministeriale che propone l’introduzione di alcune modifiche al Decreto Legislativo 31/2001 relativamente ai requisiti di potabilità (notification number 2012/0534/I – C50A, title “Schema di decreto interministeriale per l’introduzione, nell’allegato I, parte B, del decreto legislativo 2 febbraio 2001 n. 31, del parametro Microcistina-LR e relativo valore di parametro”);
– tale schema di decreto introduce de facto l’ammissibilità della presenza di contaminazione da cianobatteri e loro microcistine nelle acque destinate a consumo umano, laddove invece pare opportuno che la presenza di tale agente inquinante non debba essere ammessa in nessun caso nell’acqua potabile;
– sembrerebbe quindi evidente che se il suddetto schema di decreto corrispondesse a quanto riportato da organi di stampa, sarebbe palesemente illegittimo e andrebbe immediatamente revocato;
– a tal proposito si evidenzia che il Decreto legislativo 31/2001, che ha recepito la Direttiva europea 98/83 per quanto riguarda la potabilità delle acque destinate a consumo umano, non può e non dovrebbe essere modificato con l’introduzione di nuovi valori di parametro per sostanze cancerogene per le quali come noto non esistono soglie di sicurezza, in quanto verrebbe meno la capacità di tutela della salute pubblica a cui sia la Direttiva che il Decreto legislativo in questione sono demandati;
– la complessità biologica e la grande, e in parte ancora sconosciuta, potenzialità tossica dei cianobatteri; la loro mutevole ed imprevedibile risposta a diverse condizioni climatiche ed ambientali; le azioni tossiche, epigenetiche, genotossiche ed oncogene di tanti e vari tipi di microcistine da essi prodotte;
– le attività tossiche e/o cancerogene di svariati elementi contaminanti ed inquinanti le acque, tra cui le microcistine, che possono esplicarsi con molteplici e ancora sconosciuti meccanismi di interazione ed amplificazione indicati come “effetto cocktail”, diversi da quello della sola e semplice somma delle loro singole azioni;
– le documentate e croniche difficoltà in Italia di una potabilizzazione efficace, sicura e costante delle acque che presentano queste criticità; la mancanza di un reale e diffuso sistema di sorveglianza, allarme e gestione di questi fenomeni su tutto il territorio nazionale italiano; il documentato e concreto rischio per la salute umana e di conseguenza la necessità di rispettare pienamente il Principio di Precauzione;
– si sottolinea che l’Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia) ha inviato al responsabile del procedimento presso la Commissione Europea (Responsabile per la Direttiva 98/34/CE) un documento recante una serie di Osservazioni volte appunto a chiedere il rigetto dello schema di decreto interministeriale; Osservazioni che qui si allegano e che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente interpellanza urgente;
alla luce di quanto sopra esposto si chiede ai Ministri dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e della Salute di conoscere:
se non intendano urgentemente attivarsi affinché lo schema di decreto interministeriale sopra descritto sia immediatamente rivisto alla luce delle osservazioni in premessa.
I senatori Francesco Ferrante e Roberto Della Seta
Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia) di Viterbo