Lista Civica Italiana ha partecipato alla riunione del 21 del Movimento Arancione e alla riunione del 22 di Cambiare Si Può perchè crede fermamente nella necessità di un nuovo soggetto politico.
Siamo rimasti sconcertati da come un gruppo di persone di un preciso partito, nel pomeriggio del 22 abbia rischiato di far saltare il lavoro della giornata.
Pensiamo che la stesura del programma in modo condiviso non sia un grosso problema per il movimento nascente partendo dai 10 punti in appello di Cambiare Si Può: tutti abbiamo ben presente la necessità della riconversione ecologica dell’economia e della messa in discussione del debito e del signoraggio bancario, del taglio delle spese inutili come quelle delle grandi opere spostando i fondi dello stato verso opere che servano per il benessere dei cittadini (scuola pubblica, sanità, welfare, messa in sicurezza del territorio ecc.), della riduzione delle spese per costosissimi armamenti come gli F35, del ritiro dalle missioni militari all’estero, di una Riforma tributaria equa e progressiva che attui l’articolo 53 della Costituzione, della necessità di affrontare seriamente il problema del sistema carecerario, della lotta alle mafie e alla corruzione. Pensiamo inoltre che occorra dare più potere ai cittadini – grazie agli strumenti della democrazia diretta – allo scopo di farli tornare alla politica attiva e di fermare il degrado delle istituzioni. La società civile ha capacità e competenze per farlo.
- quello organizzativi dato dalla ristrettezza dei tempi per poter raccogliere un numero elevato di firme per presentare le candidature;
- quello dei metodi decisionali per formare le liste in modo democratico e senza scelte in cerchie ristrette di pochi notabili
In questo non facile momento elettorale ci appare naturale chiedere di replicare la strategia utilizzata in occasione della clamorosa vittoria dei referendum del 2011. A quell’epoca l’importante posta in gioco era di salvaguardare l’acqua dalla privatizzazione e la salutedall’energia nucleare: la scelta vincente del comitato promotore è stata quella di “tenere in secondo piano” i partiti tradizionali. Il risultato è stato quello di infiammare i cuori e di attivare i cittadini/e e migliaia di gruppi su un problema concreto.
Oggi, con le prossime elezioni, la posta in gioco ha un valore ancora più alto e motivante: si tratta di difendere la democrazia in Italia, di scongiurare l’inesorabile scivolamento verso la soglia di povertà di intere classi sociali, di attuare i principi ispiratori della nostra Costituzione, di rimanere un popolo libero e non definitivamente schiavo della finanza internazionale.
Per portare avanti questa impostazione Lista Civica Italiana propone con urgenza per sabato 29 dicembre a Roma un incontro tra i rappresentanti degli appelli.
Il Coordinamento della Lista Civica Italiana