Capannori, primo Comune in Italia ad avere aderito alla strategia Rifiuti Zero e membro del direttivo nazionale dell’associazione dei Comuni virtuosi, rende da oggi disponibile sul proprio sito internet (www.comune.capannori.lu.it) la “Mappa delle buone pratiche”. Si tratta di una guida delle azioni concrete per ridurre gli scarti prodotti e incrementare la sostenibilità ambientale che sono state promosse sul territorio comunale dall’amministrazione guidata dal sindaco Giorgio Del Ghingaro ma anche da alcune associazioni e piccole realtà imprenditoriali. Sono oltre 60 i “punti di interesse” indicati sulla piantina, ognuno dei quali è catalogato e corredato da una descrizione.

La mappa, realizzata in collaborazione con il Comune di Capannori da un team di volontari del Centro Ricerca Rifiuti Zero, coordinato da Rossano Ercolini, e disegnata da Camilla Piccinini, è la prima di questo tipo in Italia a essere stata redatta. Il suo scopo è quello di presentare in forma organica le realtà virtuose locali, in modo che possano servire da modello per tutti coloro, enti, terzo settore, imprese e cittadini, che volessero ripeterle nel loro territorio. Sarà utile anche per il cosiddetto “turismo delle buone pratiche“, fenomeno che a Capannori si sta diffondendo e che vede scuole, altri Comuni o gruppi organizzati realizzare delle vere e proprie visite ai luoghi delle buone pratiche del territorio.

“E’ grazie all’impegno dei cittadini che a Capannori dal 2005 a oggi si è compiuta una ‘rivoluzione culturale’ che ha permesso di ridurre di oltre il 35% la produzione degli scarti e di riciclare più dell’80% dei rifiuti – afferma l’assessore all’ambiente, Alessio Ciacci -. La mappa serve a valorizzare le azioni attraverso cui si è potuto raggiungere questo obiettivo. Vuole anche essere uno stimolo per la comunità a fare ancora meglio, nonché una preziosa guida per i soggetti pubblici e privati che volessero prendere spunto dal nostro modello. Un plauso ai volontari del Centro Ricerca Rifiuti Zero che hanno realizzato questo valido documento, che rappresenta una base di partenza su cui continuare a lavorare”.

“La mappa non solo vuole fornire visibilità ai tanti preziosi progetti avviati ma soprattutto vuole sistematizzare un’informazione che consenta ai cittadini del comune, e non solo, di fruire sempre più dei servizi che stanno facendo di Capannori un vero e proprio laboratorio a favore della sostenibilità ambientale – aggiunge il coordinatore del Centro Ricerca Rifiuti Zero, Rossano Ercolini -. La redazione del documento, che sarà ampliato per dare spazio a nuove buone pratiche, ci ha inoltre permesso di scoprire molte azioni virtuose portate avanti da associazioni o privati, che rappresentano un tessuto ‘sommerso’ ma ‘motore’ della rivoluzione dei Rifiuti Zero che sempre più caratterizza Capannori e gli altri Comuni che hanno aderito alla strategia”.

A Capannori si potrebbe dire “paese che vai, buona pratica che trovi”. In quasi tutte le quaranta frazioni che compongono il comune sono diffuse azioni virtuose. Oltre ai capisaldi della riduzione dei rifiuti (raccolta “porta a porta” e isole ecologiche ) nella mappa sono indicate anche iniziative realizzate da o in collaborazione coi privati (punti vendita dei detersivi alla spina, negozi di prodotti sfusie a chilometrizero, distributori di latte crudo, agriturismi ecologici, produttori di kit per la conservazione sottovuoto del cibo) o tramite progetti associativi (i Gas – Gruppi di Acquisto Solidale). Addirittura si scopre che c’è un piccolo museo delle cose del passato, dove si custodisce l’arte del cucire la sporta in giunco e altri oggetti della tradizione contadina. Vari sono, inoltre, i progetti realizzati nelle scuole, come “Raccatta la carta”, per finanziare l’acquisto di materiale scolastico dalla vendita della carta utilizzata negli istituti, “Acqua buona” per l’eliminazione delle bottigliette di plastica dalle mense, “Pani e pesci” per il recupero del cibo avanzato, e i pannelli fotovoltaici installati sui tetti delle scuole secondarie, senza dimenticarsi del Centro del Riuso, dove si riparano gli oggetti che finirebbero in discarica e si distribuiscono alle fasce più deboli della popolazione, e delle 15 fonti della “Via dell’acqua” dove i cittadini possono prelevare gratuitamente acqua di sorgente.

La mappa è disponibile in versione provvisoria – sarà integrata con il lavoro dei volontari e con le segnalazioni che giungeranno dai cittadini – sia sul sito del Comune (www.comune.capannori.lu.it) sia su quello del Centro di Ricerca (www.rifiutizerocapannori.it) in formato digitale. Sono in preparazione una versione interattiva e una in lingua inglese per permettere una maggiore diffusione e fruizione del materiale.

Sempre sul sito internet del Comune è stato pubblicato l’opuscolo, realizzato in collaborazione con Ascit, sulla “Tia puntuale” contenente informazioni sulla raccolta differenziata, la cui versione cartacea sta giungendo in questi giorni nelle case assieme al notiziario comunale.

Fonte: Comune di Capannori (LU)