A Conselice, in provincia di Ravenna, un cantiere in completa autocostruzione. A realizzare l’opera corsisti da tutta Italia all’interno del progetto ‘ARIA familiare’ nato all’interno di Edilpaglia e ideato dall’Associazione Rete Italiana Autocostruttori.
“ARIA familiare” è l’ultimo progetto nato in Edilpaglia, il naturale coronamento di tanti anni di pratica e sperimentazione di edilizia con paglia (e legno). ARIA sta per Associazione Rete Italiana Autocostruttori, e questa associazione è la concreta risposta di Edilpaglia all’esigenza di tante famiglie che vogliono costruirsi in parte ed in proprio la propria abitazione.
In proprio o grazie anche all’aiuto appassionato di quei volontari e corsisti che vogliono imparare le tecniche di edilizia in paglia e legno adatte appunto per l’autocostruzione.
È quello che sta accadendo a Conselice, provincia di Ravenna, dove Vanessa e Riccardo stanno autocostruendo la propria abitazione da circa 100 mq. in Greb, una tecnica costruttiva semplice inventata in Canada e molto diffusa in Francia. A parte le fondamenta in cemento, tutto il resto sarà opera loro e dei corsisti che da tutta Italia stanno arrivando qui, nel primo cantiere in Italia in completa autocostruzione. Da metà agosto 2012, periodo in cui hanno iniziato a realizzare la struttura in legno, sono giunti già al terzo corso da 5 giorni e a vari workshop di un weekend. La formazione è a cura di Maria Angela Pucci, ingegnere che sta seguendo il progetto nonché presidente di Edilpaglia, e di Stefano Mattei, permacultore, sempre Edilpaglia.
Per Riccardo è “un’esperienza culturale e di incontro fantastica”, oltre che un modo per ridurre drasticamente i costi di costruzione di un’abitazione. Vanessa, proprietaria di casa e progettista, scrive nel suo blog: “A.R.I.A. familiare” è un’associazione volontaria dall’ampio contenuto di valori, tra questi la solidarietà che si viene a creare in momenti di difficoltà e il potersi autocostruire quello che credo sia un diritto di tutti, una casa, ma che magari non tutti hanno le potenzialità economiche per fare. E quale soluzione migliore se non quella di riappropriarsi della propria manualità, magari facendolo con persone della stessa famiglia o amici?”
Il resto lo dicono i suoi occhi e il sorriso, e come l’abbiamo vista in cantiere una domenica di novembre, quando siamo andati a condividere una mattina di lavoro e un po’ di racconti e progetti sulle strade di paglia per ‘arrivare a casa’.
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