La La Global Alliance For Banking On Values (GABV) è una rete indipendente che riunisce 20 tra le principali Banche Sostenibili che operano in tutto il mondo, tra cui per l’Italia Banca popolare Etica.
La Gabv ha presentato oggi a Berlino uno studio che mette a confronto i risultati economici di alcune delle principali banche di sistema internazionali (le così dette banche “too big to fail”) con quelli di un gruppo di banche sostenibili che operano in diversi Paesi.
Proporzionalmente ai rispettivi bilanci, le Banche Sostenibili destinano al finanziamento dell’economia reale quasi il doppio rispetto alle banche “too big to fail”.
Il rapporto, che prende in esame la performance delle banche negli ultimi dieci anni (2002-2011), mostra che le principali grandi banche prestano meno, attraggono meno depositi e hanno una base di capitale più debole rispetto alle banche sostenibili.
Lo studio rivela invece che le banche sostenibili a livello internazionale investono di più, in una società più verde e più giusta, sostengono l’economia reale, forniscono rendimenti stabili e che il loro modello di business è più robusto e resistente.
I dati principali
Prestiti / Total Assets
· Banche Too Big To Fail 40,7 %
· Banche Sostenibili 72,4%
Depositi/Total Assets
· Banche Too Big To Fail 42%
· Banche Sostenibili 72,5%
Equity/Assets
· Banche Too Big To Fail 5,3%
· Banche Sostenibili 7,5%
Tier 1 Capital/ Risk Wighted Assets
· Banche Too Big To Fail 10%
· Banche Sostenibili 12,2%
Return on Equity
· Banche Too Big To Fail 10,8%
· Banche Sostenibili 9,7%
Lo studio della GABV ha anche messo in luce differenze rilevanti nei tassi di crescita registrati dai due gruppi di banche:
Tassi di crescita annui:
Prestiti erogati
· Banche Too Big To Fail: 7,8%
· Banche Etiche e Sostenibili: 19,7%
Depositi
· Banche Too Big To Fail: 10%
· Banche Etiche e Sostenibili: 19,6%
Assets
· Banche Too Big To Fail: 10,4%
· Banche Etiche e Sostenibili: 19%
Equity
· Banche Too Big To Fail: 11,5%
· Banche Etiche e Sostenibili: 20,1%
Total Income
· Banche Too Big To Fail: 6,9%
· Banche Etiche e Sostenibili: 16,6%
Gli esponenti della GABV e di Banca Etica sono convinti che questo studio dimostri quali sono i punti forza della finanza etica e auspicano che i regolatori internazionali possano ispirasi al modello delle banche etiche e sostenibili per rendere il sistema bancario internazionale più resiliente e al servizio dell’economia reale.
Peter Blom, presidente della GABV e CEO della Triodos Bank che opera in Olanda, Regno Unito e Spagna, dice: “Questo studio è cruciale perché evidenzia il fatto che le banche che oggi dominano il sistema finanziario erogano relativamente pochi prestiti all’economia reale e hanno posizioni di capitale relativamente basse. Le banche guidate da criteri di sostenibilità, invece, hanno sviluppato un diverso modello di business perché sono guidate prima di tutto da un approccio basato sui valori da promuovere e sul bene comune. Lo studio presentato oggi dimostra inequivocabilmente che il nostro modello si traduce in un maggior sostegno all’economia reale, una resilienza dimostrabile e remunerazioni stabili e ragionevoli. “La differenza sta nel fatto che le banche etiche e sostenibili vedono i profitti come un mezzo e non come un fine. Questo studio dimostra una volta per tutte come l’industria finanziaria si sia allontanata troppo dall’obiettivo per cui è nata che era quello di indirizzare risorse economiche verso i migliori progetti di imprese, ora ci auguriamo che le autorità finanziarie internazionali si muovano nella direzione di ricondurre la finanza alla sua mission originaria”, conclude Blom.
Ugo Biggeri, presidente di Banca Etica aggiunge: “Anche per l’Italia i dati dimostrano come l’orizzonte della finanza sostenibile e di Banca Etica in particolare sia decisamente più positivo rispetto alle previsioni del mercato bancario italiano. Dopo solo 13 anni abbiamo volumi e trend di crescita che stanno raggiungendo e superando quelli delle esperienze più durature a livello mondiale: occorre concentrarsi quindi sul rafforzamento patrimoniale e sulla capacità di attuarlo anche grazie alla creazione di riserve. Un risultato che è sicuramente ottenibile grazie al modello partecipativo e cooperativo della nostra banca, che ci permette di collaborare con la società civile attiva sui territori”.
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