25 attivisti di Greenpeace hanno invaso stamattina l’ingresso del quartier generale di RCS per offrire agli editori Rizzoli e Fabbri una cura per debellare l’epidemia di deforestazione che infesta i loro libri. Attivisti vestiti da tigri, in divisa da paramedico, sono arrivati di fronte alla sede dell’azienda in autoambulanza, chiedendo di poter somministrare ai responsabili di Rizzoli e Fabbri una “pillola anti-deforestazione”. Nel frattempo, all’esterno dell’edificio alcuni attivisti si sono arrampicati sui pali dell’illuminazione srotolando degli striscioni con il messaggio “Rizzoli e Fabbri malati di deforestazione”.
Sul sito www.deforestazionezero.it Greenpeace ha lanciato in contemporanea una petizione per chiedere a Rizzoli e Fabbri di “fermare il contagio e lottare contro una patologia che causa la distruzione degli ultimi polmoni del pianeta e contribuisce al cambiamento climatico”.
Lo scorso maggio, con la pubblicazione del rapporto “Favole Ammazza Foreste” in occasione del Salone del Libro di Torino 2012, Greenpeace ha dimostrato come gli editori Rizzoli e Fabbri stampavano libri per bambini su carta proveniente dalla deforestazione delle foreste indonesiane, come confermato da analisi realizzate dall’Istituto Tedesco della Scienza e Tecnologia della Carta. Si tratta di titoli stampati in Cina nel 2011, in cui è stata rilevata la presenza di fibre di legno duro tropicale (MTH) provenienti dalla distruzione delle ultime foreste indonesiane.
La Cina è il primo mercato per la vendita della carta delle multinazionali indonesiane APP e APRIL, aziende che per produrre la carta distruggono le foreste e condannano all’estinzione le ultime tigri di Sumatra e specie arboree protette dal CITES come il ramino. Nonostante la denuncia dell’associazione che, al Salone del Libro 2012 aveva occupato pacificamente lo stand di Rizzoli per chiedere un incontro e trovare una soluzione, dai due editori non è ancora giunta alcuna spiegazione.
“È ora che Rizzoli e Fabbri decidano di non farsi contagiare da aziende che distruggono le foreste del pianeta. – afferma Chiara Campione responsabile campagna Foreste di Greenpeace Italia – Se oggi siamo qui è perché crediamo che dalla deforestazione si possa guarire e rimarremo qui per un giorno intero per offrire a questi editori una vera e propria terapia d’urto per interrompere la loro dipendenza dalla carta che distrugge le foreste”.
Nel corso dell’azione nonviolenta gli attivisti hanno sensibilizzato i dipendenti del gruppo RCS distribuendo un finto farmaco, il Deforestyl Zero, con le istruzioni per aiutare la propria azienda a prevenire il pericolo di contagio di una delle più gravi patologie del pianeta: la deforestazione. “Grandi gruppi editoriali italiani come Mondadori, Giunti, il gruppo Gems, Feltrinelli e De Agostini, tra gli altri hanno adottato delle politiche di acquisto della carta a Deforestazione Zero. Rizzoli e Fabbri cosa aspettano?”.
“La nostra terapia d’urto contro la deforestazione ha funzionato.” – afferma Chiara Campione, responsabile della campagna Foreste di Greenpeace, al termine dell’incontro con i vertici di RCS Libri. “A seguito del nostro blitz di questa mattina, in cui le tigri di Greenpeace hanno occupato la reception di RCS Libri, abbiamo avuto un proficuo incontro con i vertici aziendali che erano rimasti finora sordi alle nostre richieste. L’impegno che hanno preso oggi invece è sicuramente positivo: entro la fine del mese verrà organizzato un tavolo tecnico che ha come obiettivo quello di implementare un percorso sempre più virtuoso che garantisca a tutte le case editrici RCS di diventare in tempi brevi “amici delle foreste””.
Rispetto invece ai libri incriminati nel rapporto “Favole ammazza foreste” lanciato dall’associazione a maggio 2012, durante la Fiera del libro di Torino, il gruppo ha già preso delle misure contrattuali per evitare che nei propri libri venga impiegata carta prodotta da multinazionali controverse come APP e APRIL. “Speriamo che a queste parole molto rassicuranti per le foreste e le ultime tigri di Sumatra seguano presto anche i fatti.” – conclude Campione.
Leggi il rapporto “Favole ammazza foreste!”: http://www.greenpeace.it/