A un mese dal colpo di stato parlamentare che lo ha destituito, l’ex presidente Lugo ha divulgato un messaggio denunciando i mandatari del golpe stesso e invocando la riconquista della democrazia. Lugo si rivolge al popolo del Paraguay chiedendo che rifletta e si chieda se i golpisti ora al potere rispetteranno i risultati delle elezioni del prossimo aprile.

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Fernando Lugo

Di Natasha Pitts

Lugo ha ricordato i 17 morti di Curuguaty chiarendo come quell’episodio sia stato usato come scusa dai parlamentari golpisti per giustificare la loro manovra. “Coloro che hanno tramato contro il popolo speravano che facessimo un passo falso” denuncia Lugo, sottolineando che l’interesse dimostrato per la soluzione di quella mattanza è poi sparito.

L’ex presidente afferma anche che il positivo e trasparente processo di integrazione del Paraguay con la regione sarebbe stato l’elemento scomodo che avrebbe scalfito gli interessi di coloro che volevano una pseudo-integrazione basata sugli affari illeciti e la narcopolitica.

Tra le misure prese dopo la sua destituzione, e che andrebbero contro gli interessi del popolo, Lugo cita la chiusura dell’ affare con la multinazionale Rio Tinto Alcán che di fatto tradirebbe la sovranità energetica del paese e gli interessi della nazione. Allo stesso modo, Lugo parla del rifiuto del nuovo governo di aumentare le tasse sulla soia, favorendo così pochi privilegiati. Anche i numerosi licenziamenti illegali, sarebbero un segno del governo golpista.

Fernando Lugo assicura che non rinuncerà a lottare per la democrazia. “Non ci tireremo indietro in questo momento di protesta pacifica per un ritorno della democrazia nel nostro paese e per annullare la parodia di quel giudizio politico del 21 e 22 Giugno. Perché si rispettino le decisioni prese democraticamente dal popolo”.

Tradotto da Eleonora Albini