La tensione politica in Paraguay è iniziata lo scorso venerdì, scatenata da un atto di violenza accaduto nella zona di Canindeyú, ed è cresciuta fino ad arrivare all’empeachment del Presidente Fernando Lugo da parte del Parlamento.

**Empeachment**

Ieri mattina con 76 voti a favore, 1 contrario e 3 astenuti, la camera dei deputati ha avviato l’empeachment nei confronti di Fernando Lugo. Da parte sua il Senato paraguayano, cui secondo la costituzione spetta l’incarico del giudizio, si è riunito a mezzogiorno per stabilire i procedimenti da seguire.

Nel pomeriggio il Senato ha presentato accuse non accompagnate da prove documentali basandosi sul fatto che tutte le motivazioni sono di pubblico dominio e quindi non è necessario apportare alcuna prova. Il Presidente è stato chiamato a presentare la sua difesa entro le 12.00 di oggi, solamente 18 ore dopo essere stato messo a conoscenza delle accuse; la sentenza sarà emessa 4 ore dopo.

Tuttavia, i legali di Lugo presenteranno questa mattina un’azione di incostituzionalità di fronte alla Corte Suprema di Giustizia dato che i procedimenti non sarebbero regolari e non ci sarebbero garanzie sufficienti per l’accusato; in questo modo il processo si fermerebbe.

**Unasur**

I ministri degli esteri di Brasile, Argentina, Cile, Bolivia, Perù, Venezuela e Uruguay, oltre al Segretario Generale dell’ Unasur (Unione degli Stati Sudamericani) Alì Rodriguez, sono arrivati nel pomeriggio di ieri nella capitale Asunción per incontrare Lugo. Oggi, si confronteranno anche con i rappresentanti di entrambe le camere. Alcune fonti non ufficiali indicano che in caso di destituzione del presidente paraguayano, Unasur non riconoscerà il suo successore e ci saranno altre conseguenze per il Paese, già commercialmente isolato rispetto al resto della regione.
Convulsione politica

Il Paese vive una situazione di tensione dallo scorso 15 Giugno a causa di un episodio di violenza accaduto a Curuguaty, nella regione di Canindeyú. In seguito ad un intervento della polizia per sgomberare un insediamento di contadini che avevano occupato le terre di un ex senatore, Blas Riquelme, sono morte 17 persone tra contadini e stessi poliziotti. Sull’accaduto non si è ancora fatta chiarezza.

**Il problema di fondo**

Le terre in questione sarebbero state concesse dal regime dittatoriale di Alfredo Stressner alla famiglia Riquelme anche se non c’è chiarezza sui documenti di proprietà; quindi, secondo la riforma agraria, possono essere destinate a insediamenti di colonie agricole. Secondo alcuni movimenti sociali, l’incidente di Curuguaty mette in evidenza una situazione che è diffusa in tutto il Paese: la disuguaglianza nella possesso della terra e la difficoltà di stabilire l’origine e la legittimità della proprietà.

Il modo in cui viene storicamente distribuita la terra in Paraguay, ha finito col configurare un modello produttivo che esclude socialmente la popolazione, in maggioranza di appartenenza agricola, nonostante in molti siano stati costretti a migrare nei centri urbani per mancanza di opportunità nelle campagne. Paraguay è il Paese con la maggior concentrazione di popolazione rurale di tutta l’america latina e una persona su 3 vive in condizioni di povertà. L’1% della popolazione possiede il 77% delle terre. La struttura del potere del Paese è entrata in crisi proprio per questo.

**La vigilia di cittadini e movimenti sociali ad Asunción**

3000 persone hanno trascorso la notte in piazza del Congresso in segno di protesta; si spera che le mobilitazioni in atto in tutto il Paraguay confluiscano in questo luogo moltiplicando l’azione dei manifestanti già a partire da domani. Il ministro della Sanità Esperanza Martínez ha portato un messaggio da parte di Lugo ai cittadini. Contrariamente a quanto divulgato dai mass media, la città è rimasta tranquilla.

**Sciogliere il Parlamento**

Il Partito Umanista paraguayano ha emesso un comunicato nel quale si chiede lo scioglimento e la ricostituzione totale del Parlamento attraverso elezioni democratiche immediate, convocate mediante un referendum, si rivolge alla cittadinanza a manifestare in modo non violento a favore della democrazia; allo stesso modo fa appello alla comunità internazionale affinché segua ciò che sta accadendo nel Paese. Di seguito, il testo del comunicato:

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Dichiarazione del Partito Umanista di fronte all’empeachment nei confronti di Fernando Lugo

Il Partito Umanista paraguayano manifesta il suo totale rifiuto rispetto all’azione di empeachment avviata dal Parlamento nei confronti del Presidente Fernando Lugo. Definiamo questa misura come un golpe di stato attuato attraverso un complotto criminale tra politici, settori economici mafiosi e mezzi di comunicazione al servizio del potere.

Sebbene non condividiamo il mandato e la debolezza della gestione di Fernando Lugo in quanto a riforme strutturali, crediamo che non esistano nel modo più assoluto motivi validi per interrompere il processo democratico e legittimo iniziato con le elezioni presidenziali del 2008.

Siamo convinti per molte ragioni che l’instabilità politica nella quale si svolge questa azione, sia stata generata e promossa dagli stessi settori che attraverso il loro potere in Parlamento, interpretano a loro piacimento la Costituzione per far rientrare questo procedimento illecito in un presunto ambito costituzionale.
D’altro canto, per la rapidità, e le circostanze che hanno contrassegnato gli eventi, non abbiamo dubbio alcuno sul fatto che i tragici incidenti di Curuguary siano collegati direttamente con questa cospirazione criminale.

Per quanto detto il Partito Umanista propone e invoca:

1 Lo scioglimento totale e la ricostituzione del Parlamento attraverso elezioni democratiche immediate convocate con un Referendum Popolare;

2 Empeachment nei confronti dei membri della Corte Suprema che per inazione e a beneficio dei poteri ha frenato il processo di recupero delle terre mal assegnate e con esso la riforma agraria iniziata da questo governo, motivo principale del massacro di contadini e poliziotti di Curuguaty.

Infine, chiediamo alla comunità internazionale che si pronunci contro questo colpo di stato occulto e facciamo appello alla cittadinanza che scenda in piazza a manifestare in modo pacifico in difesa della democrazia nel nostro Paese.
Gruppo Nazionale. Partito Umanista Paraguayano.

Tradotto da Eleonora Albini