Il suo avvocato ricorrerà in appello.

Reporter senza frontiere e Radio France Internationale (RFI) hanno appreso la notizia mentre si trovavano a Bujumbura, dove
partecipavano a una missione di quattro giorni dedicata a questo caso.

“Hassan Ruvakuki non ha avuto un processo giusto. Giudici incompetenti e parziali, non rispetto dei diritti
della difesa, condanna decisa precedentemente sulla base di argomenti fallaci: tutto indica che si tratta di
un regolamento di conti di natura politica. La decisione risulta ancora più incomprensibile se si pensa che
attualmente in Burundi è in discussione un disegno di legge che depenalizza i crimini di stampa. Le autorità
spediscono quindi un giornalista in carcere – per di più all’ergastolo – mentre sta per essere approvata una
legge destinata a tutelare la categoria contro il carcere ”, hanno dichiarato RFI e Reporter senza frontiere.

“Mentre il Burundi si prepara a celebrare il cinquantesimo anniversario della propria indipendenza, il 1°
luglio, la “festa” tanto annunciata dalle autorità è ormai rovinata. La lotta per la difesa di Hassan Ruvakuki
è solo all’inizio. Il suo avvocato e le autorità del Burundi, di cui apprezziamo la forte mobilitazione, possono
contare sul nostro appoggio rinnovato. Siamo al loro fianco”, hanno aggiunto RFI e Reporter senza
frontiere.

Da Bujumbura, il media internazionale e l’organizzazione per la difesa della libertà d’informazione
avevano immediatamente reagito all’annuncio del verdetto, il 20 giugno. “Siamo fortemente scioccati
per la condanna pronunciata nei confronti del nostro confratello. Questo verdetto è tanto iniquo quanto
disonorevole, non solo per la giustizia del Burundi, ma per il Paese intero. Il dossier presentato a suo carico
è vuoto. Hassan Ruvakuki ha fatto solo il suo lavoro. È una brutta giornata per la libertà di stampa e per la
giustizia in Burundi” avevano dichiarato.

Nel corso della loro missione a Bujumbura, dal 17 al 20 giugno scorso, Jean-Karim Fall, vice direttore del
polo francofono dell’Africa per l’audiovisivo estero della Francia, e Ambroise Pierre, responsabile dell’ufficio
Africa di Reporter senza frontiere, si sono intrattenuti con il ministro degli Interni, con quello degli Esteri,
e con quello della Comunicazione. Sono stati inoltre ricevuti dal segretario permanente del ministero
della Giustizia, dal procuratore generale della Repubblica, e dal direttore dell’ufficio del Servizio nazionale
informazioni (SNR). La missione è stata sottoposta al Consiglio nazionale per la Comunicazione (CNC)
oltre che in molti media della città, tra cui Bonesha FM, la stazione in cui lavorava Hassan Ruvakuki. RFI e
Reporter senza frontiere sono stati inoltre ricevuti dagli ambasciatori di Francia e Belgio e hanno avuto due
sessioni di lavoro con l’avvocato di Hassan Ruvakuki, il dott. Onesime Kabayabaya.

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**Richiamo della reazione urgente pubblicata il 20 giugno 2012, da Bujumbura**

20.06.2012 – Ergastolo per Hassan Ruvakuki: “un verdetto tanto iniquo quanto disonorevole per il Burundi”

Il giornalista Hassan Ruvakuki è stato condannato alla pena dell’ergastolo il 20 giugno 2012, intorno alle
17.45 hanno fatto sapere Radio France International e Reporter senza frontiere, presenti nella capitale
del Burundi, Bujumbura. Giornalista a Bonesha FM e corrispondente di RFI per la lingua swahili, è stato
giudicato colpevole di “concorso in attività terroristica”.

“Siamo fortemente scioccati per la condanna pronunciata nei confronti del nostro confratello. Questo
verdetto è tanto iniquo quanto disonorevole, non solo per la giustizia del Burundi, ma per il Paese intero. Il
dossier presentato a suo carico è vuoto. Hassan Ruvakuki ha fatto solo il suo lavoro. È una brutta giornata
per la libertà di stampa e per la giustizia in Burundi”, hanno dichiarato RFI e Reporter senza frontiere.

“Evidentemente, il suo avvocato ricorrerà in appello. Non dubitiamo che riuscirà a dimostrare l’innocenza
di Hassan”, hanno aggiunto il media internazionale e l’organizzazione per la difesa della libertà
d’informazione.