I ricchi stanno diventando sempre più ricchi, e non si tratta di uno slogan dei “rossi” ma di statistiche. “La ricchezza combinata delle 1.000 persone più ricche in Gran Bretagna è aumentata a livelli record nell’ultimo anno, nonostante la continua recessione economica del paese”. [The Telegraph]( http://www.telegraph.co.uk/finance/9233605/Sunday-Times-Rich-List-2012-Wealth-of-richest-grows-to-record-levels.html). Questo è quanto annunciato con orgoglio nella sua lista dei ricchi dal Sunday Times, parte di News Corp, l’impero mediatico di [Rupert Murdoch](http://www.pressenza.com/npermalink/rupert-murdochx-the-uk-hacking-scandal-and-the-power-of-the-media). Intanto le “misure di austerità” colpiscono il resto della popolazione, quantità oscene di danaro mantengono il commercio delle armi, la salute, l’educazione e le necessità primarie sono sempre più trascurate, e altre guerre in preparazione rinchiudono il mondo in un circolo vizioso di odio e di “difesa”.
Tenendo conto del fatto che le banche non hanno modificato il proprio comportamento di un millimetro, e continuano a speculare con il danaro dell’ “economia reale”, dopo aver resistito con successo contro tutti i tentativi di regolamentazione, quanti sono in possesso di informazioni privilegiate stanno investendo in oro e arte (e talora più segretamente in armamenti), o più semplicemente portano i loro guadagni nei paradisi fiscali, piuttosto che fidarsi dei depositi bancari.
**Abbiamo ragioni per rallegrarci?**
**SI!**
La nuova generazione si sta preparando per un’altra serie di azioni sul tipo di quelle delle Primavere. Gli *Indignados* e il movimento *Occupy* tornano nelle piazze, negli spazi pubblici, per continuare nel progetto di creazione di un sistema differente. Le loro idee ancora non riescono a raggiungere in modo efficace i principali mezzi di comunicazione o la politica. Stanno lavorando contro poteri enormi, tuttavia, man mano che la crisi peggiora e che le forze del neo-fascismo e i gruppi violenti riappaiono in Europa, sempre più persone si uniscono a loro e sempre più vorranno prendere in considerazione le loro proposte: inclusive, non violente, sensate.
Molti inviti all’azione stanno circolando attraverso le reti sociali e [YouTube](http://www.youtube.com/watch?v=cXB4Bx6AGnU). Perciò, il 12 e 15 maggio non *gridiamo* con orrore, ma piuttosto *agiamo* con un sorriso e con speranza.
Traduzione di Giuseppina Vecchia