Le due parti – secondo quanto riferito dai portavoce – avevano concordato che il premier avrebbe risposto alle richieste di Abbas entro un limite di due settimane. A sorpresa, oggi, il gabinetto del primo ministro ha ufficializzato il riconoscimento dell’insediamento di Bruchin (350 abitanti), Rechelim (240) e Sansana (240).
La questione relativa allo sgombero e alla demolizione degli avamposti “selvaggi” in Cisgiordania, negli ultimi giorni, ha messo a dura prova la coalizione dell’esecutivo, che ha annunciato la costituzione di un comitato ristretto incaricato di occuparsi della faccenda. Del comitato oltre a Netanyahu fanno parte il ministro della Difesa Ehud Barak, favorevole allo sgombero e alle demolizioni ordinate dalla Corte suprema d’Israele, il vicepremier e ministro degli Affari Strategici Moshe Yaalon, del partito nazionalista Likud, e l’altro vicepremier Benny Begin, vicino al movimento dei coloni.
Israele considera illegale la costruzione di colonie senza previa autorizzazione delle autorità competenti. Tutte le colonie costruite in territorio palestinese, riconosciute o meno da Tel Aviv, sono illegali in base al diritto internazionale.