Così, dopo “quaranta giorni e quaranta notti…” passati in tenda alternando digiunatori, veglianti e attivisti, abbiamo dovuto lasciare momentaneamente il campo, in attesa di ritornare quanto prima.
Ascoltateli! è stata una esperienza positiva, sebbene nessuno si illudesse che fosse anche pienamente “risolutiva”. Un primo modestissimo risultato è stata la risposta data dal governo, pochi giorni fa, alle critiche che la Comunità Montana della Val di Susa aveva mosso al documento sui 14 punti, precedentemente diffuso dal governo stesso.
Non è ancora il dialogo che abbiamo chiesto, ma forse un piccolo spiraglio in quella direzione.
Una azione nonviolenta non si esaurisce in poco tempo. Occorre determinazione, continuità, fiducia, creatività.
In questi quaranta giorni abbiamo incontrato molte persone, dialogato, fatto conoscere le ragioni dei NO TAV, ma anche ascoltato quelle di coloro che sono dubbiosi oppure favorevoli alla TAV.
E’ stata una esperienza di democrazia diretta, di nonviolenza, attuata con modesti mezzi, ma con la partecipazione generosa di molte persone ed è stata utile per ciascuno di coloro che ha avuto modo di parteciparvi.
I seminari all’aperto hanno contribuito a diffondere e approfondire i molti aspetti di questa questione complessa e controversa: un esempio felice di un modo di fare cultura in maniera accessibile a chiunque.
Dopo questi “Quaranta dì, quaranta nott….”, avvertiamo come un vuoto: ci mancano la tenda, gli appuntamenti serali, il clima di amicizia e condivisione che si era creato.
Una ragione in più per ritornare!
Nanni Salio