Infatti ieri, mercoledì 21 Marzo, la Rete Valdarno-Valdisieve è stata ricevuta in pubblica audizione elencando le proprie posizioni sull’intera vicenda.
“Riteniamo il piano interprovinciale FI-PO-PT un piano datato, che non tiene assolutamente conto della normativa Europea e Nazionale,-hanno spiegato i rappresentanti della Rete alla Commissione- il piano interprovinciale non prevedere nessun tipo di investimento per incentivare la raccolta differenziata ed il recupero della materia come l’Europa in primis ci chiede.”
“Il PIR nasce già violando la normativa europea e nazionale perché pone al centro il binomio inceneritore e discarica invece della valorizzazione del rifiuto.” Hanno sottolineato i referenti della Rete.
Poi entrando nelle specifico del nostro territorio si è aggiunto: “Le Borra è stato individuato come sito senza indagini preliminari e come luogo per la deposizione di ceneri e scorie classificate come rifiuti pericolosi. Nel PIR (all. 1 punto 1.17) viene enunciata che alle Borra saranno conferiti rifiuti come ceneri, scorie, rifiuti urbani e rifiuti da spazzamento. Le Borra è il luogo peggiore dove eseguire una discarica, i dati geologici sono chiari, è una zona sabbiosa, attraversata da una faglia, con frane attive al suo interno.”
“Inoltre ci pare evidente come il nostro territorio soffra enormemente per le ferite infertegli nel passato, con ancora una enorme discarica a disposizione di Firenze e provincia come Podere Rota, dove il disagio delle popolazioni è arrivato oltre ogni soglia i tollerabilità, ci sembra sadico aprire una nuova discarica.”
Le richieste della Rete alla commissione sono chiare: “Ci auguriamo che tra autorità e cittadini del Valdarno e Valdisieve possa nascere una sinergia per portare le nostre osservazioni al piano, per cercare di ottenere lo stralcio assoluto di Le Borra e un’inversione di tendenza nelle politiche di gestione dei rifiuti che possa essere d’esempio non solo a livello regionale, ma anche nazionale.”
La Rete Valdarno-Valdisieve, convergenza di numerose realtà politiche, associative e culturali della zona, ha prodotto un piano alternativo “Tutto un altro piano” che considera il rifiuto come una risorsa, propone l’estensione e il potenziamento della raccolta differenziata e invita a lavorare sulla riduzione dei rifiuti alla fonte.
Rete Valdarno-Valdisieve