Dempsey ha segnalato alcune azioni che gli Usa potrebbero intraprendere.
Il Generale Martin Dempsey ha proposto nella sua dichiarazione “aiuti umanitari, una no-flight zone, interdizione alla navigazione, corridoio umano e attacchi aerei limitati ad esempio. Ci troviamo in una tappa che descriverei come il livello di definizione del “calcolo dei comandanti” non di pianificazione dettagliata. Non ne abbiamo ancora discusso con il Presidente né con il personale del Consiglio di Sicurezza Nazionale. E come ha dichiarato ieri il Generale [James] Maddis, il prossimo passo sarà presentare le opzioni che riteniamo fattibili al successivo livello di pianificazione”.
Il segretario alla Difesa León Panetta ha affermato con Dempsey che la pianificazione è ancora in fase preliminare e che si farà più dettagliata solamente dietro richiesta del Presidente Obama. Durante il discorso, il senatore repubblicano John McCain, divenuto questa settimana il primo legislatore statunitense a chiedere al governo un intervento in Siria, si è rivolto a Panetta chiedendo: “Per quanto tempo ancora lasceremo che prosegua questa mattanza di civili per convincervi a intraprendere azioni militari? Quanta gente deve ancora morire? 10.000? 20.000?

León Panetta ha risposto: “Credo che la questione, come lei stesso ha appena affermato Senatore, sia cercare di costruire un consenso internazionale rispetto alle misure da intraprendere. E’ la cosa più sensata. Ciò che non ha senso in questo momento è prendere decisioni unilateralmente”.

Tradotto da Eleonora Albini