Estratto: In varie occasioni, il popolo iraniano e i funzionari del governo hanno dichiarato di non cercare lo sviluppo di armi nucleari che non rientrano nelle necessità della nazione né in quelle del sistema militare iraniano. Crediamo che l’uso di armi nucleari sia “haraam” ovvero proibito dalla legge islamica e che sia interesse di tutti impegnarsi per proteggere l’umanità intera da questa minaccia. Crediamo che, oltre alle armi nucleari, ogni tipo di arma di distruzione di massa, come quelle chimiche e biologiche, rappresentino una seria minaccia per il genere umano.
La posizione sulla tecnologia nucleare. Le scienze nucleari e lo studio dell’atomo sono uno dei risultati più significativi raggiunti dall’uomo nell’ambito della ricerca; esse tuttavia devono essere messe al servizio del benessere delle nazioni, dello sviluppo e dell’umanità. L’applicazione delle scienze nucleari risponde ad una vasta gamma di bisogni industriali e medici oltre che energetici, ognuno dei quali ha la sua importanza. Per questo possiamo affermare che la tecnologia nucleare ha guadagnato una posizione prominente nell’economia odierna. Con il passare del tempo e l’aumentare di tali bisogni anche la sua importanza continuerà a crescere così come gli sforzi per il raggiungimento e l’utilizzo di questo tipo di energia. Come altre nazioni del mondo, i paesi del Medio oriente che hanno sete di pace, sicurezza e progresso, hanno il diritto di garantire la propria posizione economica e di migliorare le condizioni delle generazioni future attraverso l’uso di questa tecnologia. L’obiettivo che si nasconde dietro alla generazione di dubbi sulle intenzioni pacifiche della Repubblica Islamica è quello di evitare che le nazioni della regione prestino la dovuta attenzione a questo diritto.
Tecnologia indigena. A dispetto dei nemici, il nostro paese è riuscito a sviluppare da solo l’energia nucleare. L’Iran è stato membro dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica ed ha firmato il Trattato per la Non Proliferazione del Nucleare, TNP. In base alle regole, l’Iran avrebbe dovuto ricevere qualche tipo di aiuto ma gli Americani e i Sionisti hanno convinto il mondo intero a non aiutare l’Iran. Così giovani di talento e scienziati iraniani sono riusciti a sviluppare questa tecnologia gradualmente e senza l’aiuto di nessuno. Tecnologia nucleare tuttavia non significa costruzione di bombe atomiche ma crescita scientifica in settori che possono produrre vari e significativi vantaggi. La costruzione della bomba atomica non rientra nei piani del nostro paese che è addirittura contrario al possesso di armi di distruzione di massa, incluse quelle chimiche. Anche quando l’Iraq ha fatto uso di armi chimiche contro il nostro paese, noi non abbiamo tentato di sviluppare armi di questo tipo. Ciò infatti non risponde ai principi della Repubblica Islamica dell’Iran.
L’insana corsa al nucleare . La Cina ha fatto grandi progressi scientifici considerando che nel 1948, dopo la costituzione della nuova Cina comunista, il paese non aveva niente. Tuttavia l’Unione Sovietica, con un governo più solido in termini di ideologia e disponibilità tecnologiche e scientifiche maggiori, rifornì il paese di qualsiasi cosa avesse bisogno. Questo accadde nel periodo staliniano. L’esistenza di un paese vasto e popolato come la Cina, geograficamente vicina e nel cuore del continente Asiatico, aveva allora una grande importanza strategica per la comunista Unione Sovietica che scelse di rifornire il paese anche con l’energia nucleare, praticamente ricevuta in dono. Ma i nostri giovani ci sono riusciti contando solamente sul proprio impegno.
Persino la Corea del Nord è stata dotata della tecnologia nucleare sia dalla Cina che dalla Russia. Se si guarda ai fatti, paesi come la Cina hanno fatto grandi progressi grazie all’aiuto ricevuto da altre nazioni. Lo stesso vale per l’India, ovviamente sotto altri punti di vista. La disputa tra Russia e Cina protrattasi per anni dopo l’era staliniana, produsse nuovi equilibri. I russi appoggiarono l’India, paese vicino alla Cina, mentre quest’ultima appoggiò il Pakistan, rivale dell’India. Ciò dimostra che i fattori politici ebbero ovviamente un ruolo fondamentale nella scelta degli alleati. Quindi da una parte la Cina ha fornito il Pakistan del nucleare e la Russia ha fatto lo stesso con l’India. Entrambe devono i propri successi ad altri.
Il clamore nucleare. Oggi si cerca di creare clamore attorno alle attività nucleari del nostro paese. Ma qual è la posizione del mondo? In particolare, qual è la posizione delle nazioni dell’Asia, del Medio Oriente e dei paesi islamici a questo proposito? Gli americani continuano ad affermare che il mondo è contrario alle attività nucleari dell’Iran. Ma il resto del mondo, i governi e i popoli, sostengono che le potenze globali non dovrebbero avere il monopolio sull’energia nucleare e approvano i nostri sforzi e il nostro coraggio a proseguire su questo cammino con tanta determinazione. Ad esempio, la grande maggioranza dei paesi, inclusi più di 100 membri del Movimento dei paesi Non Allineati che hanno partecipato alla conferenza Islamica e altre organizzazioni internazionali, hanno espresso il loro supporto alla nostra causa. L’Iran continuerà a fare grandi progressi e a sviluppare le proprie idee con entusiasmo e determinazione, sfidando certe illusioni occidentali, per poi offrirne i frutti alle nazioni islamiche. Certi governi con la loro arroganza dovranno fare un passo indietro. I Sionisti, che hanno occupato le terre palestinesi, e il governo USA, ostile alla Repubblica Islamica e pronto a qualsiasi cosa pur di raggiungere i propri obiettivi, hanno promosso nel mondo un concetto falso sul nostro paese, sostenendo che lo scopo dell’Iran è quello di sviluppare la bomba atomica; per questo hanno tentato di convincere l’opinione pubblica e i governi di molti paesi sensibili a questo tema. Dopo aver generato tanto clamore, hanno diffuso l’idea che l’Iran fosse una paurosa minaccia per il mondo. Da parte nostra abbiamo acconsentito affinché ispezionassero le nostre attività sull’arricchimento dell’uranio, lasciandoli liberi di svolgere controlli dove volevano così da far capire loro che la propaganda Sionista era frutto di una menzogna.
Potere materiale e spirituale. Per poter difendere i propri ideali, le nazioni hanno bisogno di rafforzarsi e accrescere il proprio potere. Certamente il potere definito dalla religione è molto diverso rispetto al potere visto da una prospettiva materiale. Da questo punto di vista, il potere di una nazione risiede nella propria forza militare, nel possesso di apparati sofisticati e armi di distruzione di massa come quelle nucleari, chimiche e biologiche. Ma la vera potenza risiede nei popoli che desiderano lottare per i propri diritti e realizzare i propri ideali, che si sacrificano per raggiungere degli obiettivi. Coloro che promuovono l’uguaglianza e la giustizia non utilizzano il proprio potere in modo violento e ingiusto. Non umiliano e non opprimono gli altri popoli. Non aggrediscono le altre nazioni saccheggiandole delle proprie risorse. Coloro che desiderano il potere materiale non hanno rispetto per i diritti altrui, né per i loro valori spirituali e morali, perché seguono la legge della giungla; credono di essere nel giusto solo perché potenti ma ciò è sbagliato e si basa su un’equazione errata.
La necessità urgente di distruggere le armi atomiche. Dopo il lancio dell’ atomica sulle città di Hiroshima e Nagasaki che provocò un disastro umano di proporzioni mai viste nella storia, la comunità internazionale raggiunse l’unanime accordo sulla necessità di distruggere le armi atomiche. L’uso delle armi nucleari non solo provoca morti e distruzione su larga scala ma causa anche un massacro indiscriminato di civili, militari, giovani, vecchi, donne e uomini. I suoi effetti inumani sono andati oltre i confini politici e geografici, generando danni irreparabili per le generazioni future. Pertanto, l’uso o la sola minaccia di usare tali armi, rappresenta una seria violazione delle più semplici regole umanitarie oltre ad essere una chiara manifestazione di crimini di guerra.
La minaccia alla pace mondiale. Dal punto di vista militare e delle sicurezza, in seguito all’acquisizione di certi paesi di questo tipo di armi, è indubbio che nel caso di una guerra nucleare non ci sarebbe vittoria e che intraprendere un conflitto di questo genere sarebbe ovviamente un atto inumano e poco saggio. Nonostante questi concetti ovvi per ciò che riguarda principi umani, intellettuali, etici e persino militari, l’urgenza di liberarsi delle armi atomiche è stata ignorata da un piccolo gruppo di paesi che pretendono di costruire la sicurezza sull’insicurezza globale.
L’insistenza da parte di questi governi sul possesso e la proliferazione delle armi nucleari per poter aumentare il proprio potenziale di distruzione – peraltro del tutto inutili tranne al fine di intimidire e costruire un falso senso di sicurezza basato sul principio dell’azione preventiva – ha accresciuto l’incubo nucleare nel mondo. Innumerevoli risorse umane ed economiche sono state impiegate per questa competizione scellerata con lo scopo di fornire alle superpotenze il potere di distruggere i propri nemici e tutti gli abitanti di questo pianeta. Per questa ragione tale strategia è conosciuta come la sigla MAD, (“Mutually Assured Destruction” ) ovvero Distruzione Mutua Assicurata.
Negli ultimi anni alcuni governi in possesso di armi nucleari sono andati oltre la strategia preventiva basata sulla Distruzione Mutua Assicurata nel confronto con altre potenze, fino al punto che nelle loro politiche hanno insistito nel mantenere l’opzione nucleare anche se di fronte a minacce convenzionali da parte di paesi che violano il patto di Non Proliferazione. E questo mentre i più grandi violatori del Trattato sono quelle potenze che hanno rinnegato l’obbligo di distruggere le armi menzionato nell’articolo 6 del Trattato. Questi paesi hanno addirittura superato altre nazioni rispetto alla promozione delle armi nucleari nel mondo. Fornendo il regime Sionista di questo tipo di armi e appoggiando le sue politiche, questi paesi hanno quindi un ruolo diretto nella proliferazione e vanno contro gli obblighi assunti con l’articolo 1 del TNP. Queste nazioni, capeggiate dall’aggressiva e spavalda America, sono una vera minaccia per tutta le regione medio orientale e per il mondo intero.
La logica iraniana contro la pressione arrogante delle potenze mondiali. Gli americani dovrebbero sapere che l’Iran non è una nazione guerrafondaia. Anzi, la Repubblica Islamica, nel rispetto dei propri principi, è contraria alla guerra. Tutti dovrebbero saperlo. Questa è la posizione sui cui tutti i funzionari del nostro governo non solo convergono, ma che considerano una responsabilità, nel rispetto dei valori islamici che richiedono di diffondere messaggi di amicizia, pace, amore, sicurezza e tranquillità. Questo perché l’Iran ha qualcosa da dire, mentre coloro che non hanno niente da dire fanno di tutto per creare clamore e confusione. Sono le persone arroganti che creano caos ma chi ha ragioni logiche e razionali desidera invece un’atmosfera di quiete nella quale poter presentare le proprie convinzioni.
I paesi capitalisti e colonialisti usano il loro potere economico e mediatico per esercitare pressioni sulla nostra nazione sperando di indurci ad arrenderci. Non solo desiderano che facciamo un passo indietro riguardo i nostri diritti sul nucleare – l’energia nucleare è un diritto per il nostro paese – ma vogliono anche che l’Iran rinunci alle proprie aspirazioni, alla propria indipendenza, alla propria libertà e progresso scientifico. Ma noi abbiamo intrapreso il cammino giusto verso il progresso e siamo determinati a recuperare due secoli di arretratezza sotto governi dispotici e diabolici. I nostri nemici hanno timore e non vogliono che la nostra nazione – situata in una zona strategica del mondo – raggiunga tali obiettivi. Non vogliono che l’Iran sia conosciuto come il portatore degli standard islamici. Ed è per questo che esercitano la loro pressione su di noi. Ma la nazione è ferma e determinata. Gli americani hanno imparato dall’esperienza che le armi nucleari sono strumenti inefficienti contro la volontà dei popoli. Possono intimidire i governi e gli eserciti ma non possono intimidire i popoli.
Richieste nazionali. La morale del nostro paese è alta. Lo slogan urlato in varie occasioni “L’energia nucleare è un nostro inalienabile Diritto” non è un tema ordinario e semplice. Ci sono molte nazioni che non sanno cosa sia l’energia nucleare né quali siano i loro diritti a tale proposito. E anche se conoscono i loro diritti, non sono in grado di sostenerli. Ma noi siamo consapevoli che il nucleare rappresenta un indicatore significativo di progresso in una nazione moderna e che non esserne in possesso oggi può essere un problema. Sappiamo anche che è un nostro diritto inalienabile. Il popolo chiede che tale diritto venga rispettato senza chiedere concessioni a nessun paese. Questo punto è fondamentale e mostra la determinazione del nostro paese e del nostro popolo.
Oggi, molti altre nazioni hanno rivolto la loro attenzione a noi; ci vedono come modelli e sono motivati dalla nostra nazione. Gli slogan anti-egemonia gridati dall’Iran si sono diffusi in tutto il mondo islamico. Se vi recate in queste regioni del mondo noterete che la gente ha grande rispetto dei nostri slogan, delle nostre ragioni e delle nostre aspirazioni e ciò a prescindere dai loro stessi governi. Ammirano la nostra ribellione nei confronti dell’oppressione e all’egemonia della rete Sionista; ammirano il nostro grido a supporto della nazione palestinese oppressa. Questo pensano i popoli musulmani di noi. E questo aiuta la rivoluzione islamica; come potete vedere anche i nostri slogan riguardanti l’energia nucleare, e il fatto che l’Iran non abbia desistito di fronte alle pressioni del nemico, si sono rispecchiati in un’esigenza ormai dimostrata da tutte le nazioni arabe e musulmane.
Violazione di diritti legittimi. Le violazioni dei diritti da parte degli USA in questa regione del mondo non sono casi isolati. Nel caso del nostro paese, l’America ha negato così tante verità sul nostro programma nucleare che è divenuto tema altamente discusso negli ultimi anni. Hanno distorto la realtà e diffuso menzogne, opponendosi con fermezza al nostro sforzo di esercitare un diritto legittimo. La nostra nazione dichiara di voler sviluppare la tecnologia nucleare a fini civili e pacifici. Loro rispondono che vogliamo la bomba atomica. Perché continuano a mentire? In molte occasioni abbiamo dichiarato di non voler sviluppare armi nucleari e che esse non fanno parte dei bisogni della nostra gente e del nostro apparato militare. Crediamo che l’uso di tali armi sia haraam, proibito dalla legge islamica, e che sia dovere di tutti proteggere l’umanità da questa minaccia. L’Iran è stato vittima dell’uso delle armi chimiche, pertanto conosciamo meglio di altre nazioni il pericolo causato dalla loro produzione e stoccaggio e faremo tutto il necessario per allontanare queste minacce.
La cosa interessante è che oggi l’unico criminale nucleare del mondo dichiara falsamente di combattere la proliferazione delle armi atomiche, mentre invece non ha preso nessuna misura seria a questo proposito e mai lo farà. Se le dichiarazioni americane non fossero false, il regime Sionista potrebbe trasformare le terre occupate della Palestina in arsenali dove vengono stoccate le armi negando il rispetto delle regole internazionali a questo proposito e in particolare rifiutando il TNP?
L’Iran non ha bisogno delle armi nucleari. Hanno confuso la tecnologia con lo sviluppo di armi nucleari ma la verità è un’altra, perché la tecnologia nucleare è diversa dallo sviluppo delle armi, sono due cose separate. Le armi nucleari provengono da uranio arricchito al 90% attraverso l’uso di particolari, complesse tecnologie. Solamente chi ne ha motivo sviluppa tali armi. L’Iran non ha questa motivazione e non ha bisogno di una bomba atomica perché ha combattuto i propri nemici senza dipendere da armi di questo tipo. Non è forse vero che abbiamo sconfitto l’America per tanti anni? E l’abbiamo fatto con la bomba atomica o piuttosto con la nostra determinazione, la nostra volontà, la nostra fede e unità? Sapevamo cosa volevamo e come ottenerlo, per questo abbiamo sconfitto i nemici. L’Unione Sovietica aveva un arsenale atomico forse più poderoso di quello americano eppure è stata sconfitta. Perché la vittoria e la sconfitta dipendono da altro.
La Repubblica Islamica dell’Iran ha rappresentato un modello per tutto il mondo islamico, per la democrazia religiosa, per l’indipendenza e la gloria nazionale. Oggi il mondo musulmano si è ribellato all’America e le nazioni gridano “Morte all’America”. Quale nazione ha gridato per prima questo slogan? A parte la nazione iraniana nessun altro paese osava farlo. Oggi tutti lo fanno. Non abbiamo fatto progressi affidandoci alla bomba atomica perché le vittorie più grandi non si ottengono affidandosi a queste armi. Si stima che il regime Sionista possegga tra 200 e 300 testate nucleari; ma per molti anni è stato impotente di fronte a popoli che combattevano solamente con le pietre. Ma erano pietre accompagnate da volontà e determinazione. Perché dovremmo volere la bomba atomica? Queste armi non uccidono solo il nemico ma anche persone innocenti e questo va contro i principi islamici. La bomba atomica non fa differenza tra buoni o cattivi. Noi non ci affidiamo alle armi ma a qualcosa che non può essere sconfitto dalle bombe o dalle invasioni. La Repubblica Islamica dell’Iran si affida al popolo.
Tradotto da Eleonora Albini