Attraverso una petizione online attiva sul sito [www.greenpeace.it](http://www.greenpeace.it), migliaia di cittadini stanno chiedendo al ministro Passera di emanare al più presto, in accordo con il ministero dell’Ambiente, un decreto interministeriale [1] che regoli il traffico marittimo nelle zone a rischio ambientale, come il Santuario dei Cetacei, vietando gli avvicinamenti pericolosi alle coste. Dal Ministero però non arriva ancora nessuna risposta.
«Vogliamo subito un decreto per tutelare le aree marine a rischio e prevenire disastri come quello della Costa Concordia – dichiara Giorgia Monti, responsabile della campagna Mare di Greenpeace. Mentre il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, si è già espresso a favore di una regolamentazione severa in proposito, il ministro dei Trasporti, Corrado Passera, continua a ignorare il problema».
Venerdì scorso Greenpeace ha protestato davanti al ministero dei Trasporti a Roma, consegnando al ministro Passera una lettera [2] in cui chiede di non perdere altro tempo prezioso e di emanare con urgenza disposizioni per evitare altri disastri. Adesso migliaia di cittadini si stanno unendo a questa richiesta: “Sbrigati Ministro il ritardo Costa”.
Oltre alla perdita di decine di vite umane, il naufragio della Concordia rischia di provocare un grave disastro ambientale nel bel mezzo del Santuario dei Cetacei, un’area che dovrebbe essere protetta dal 2001. Se oggi la priorità è la rimozione del carburante, non bisogna dimenticare l’impatto che potrebbero avere le tonnellate di altre sostanze inquinanti presenti nel relitto: centinaia di litri di vernici, smalti, insetticidi, detergenti, circa 1300 metri cubi di acque nere e grigie, oltre a decine di quintali di cibo e bevande.
«Da anni Greenpeace denuncia la totale mancanza di tutela del Santuario dei Cetacei. Mentre gli incidenti si ripetono, i rischi e il degrado sono in aumento. Non vogliamo attendere il prossimo disastro. E ora che tutti gli attori politici coinvolti si assumano le proprie responsabilità, a cominciare dal ministro dei Trasporti» conclude Monti.
Regione Liguria e Toscana si sono impegnate a convocare entro fine mese [3] un tavolo tecnico per la salvaguardia del Santuario. Visto il crescente degrado ambientale e l’urgenza di porvi rimedio, Greenpeace chiede che a questo tavolo partecipino anche i ministri dell’Ambiente e dei Trasporti, per decidere finalmente reali e vincolanti misure di protezione.
Note:
[1] La Legge n.51 del 2001 dà la possibilità al Ministro dei trasporti di “limitare o vietare il transito e la sosta di navi mercantili nel mare territoriale, per motivi di ordine pubblico, di sicurezza della navigazione e, di concerto con il Ministro dell’ambiente, per motivi di protezione dell’ambiente marino, determinando le zone alle quali il divieto si estende”.
[2] www.greenpeace.org/italy/Global/italy/file/2012/lettera-passera.pdf
[3] Il tavolo è stato convocato a settembre a seguito delle proteste di Greenpeace http://www.greenpeace.org/italy/it/News1/blog/santuario-dei-cetacei-a-febbraio-un-tavolo-te/blog/38510/