Gli slogan scanditi dai manifestanti chiedevano al consolato di smettere di ingannare i cittadini di Hong Kong.
Organizzatore della manifestazione di protesta, svoltasi il 5 dicembre nei pressi del Consolato giapponese a Hong Kong, era l’Associazione Anti-nucleare di Hong Kong. L’enfasi è stata portata sul fatto che le emissioni di contaminanti radioattivi dal sito nucleare di Fukushima non sono diminuite, né tanto meno si sono fermate. Ma, soprattutto, è stato sottolineata la disinformazione messa in atto dal governo giapponese nei riguardi del proprio popolo e del mondo intero.
Rilasciando false informazioni, e di conseguenza minimizzando i danni causati dalla contaminazione radioattiva in Giappone, e quella che da lì si propaga, il consolato sta procurando un danno a Hong Kong. Il gruppo, che chiede una corretta informazione su quanto sta avvenendo, ha presentato 5 richieste da riferire al governo giapponese. Queste sono:
1. Far evacuare immediatamente tutti i residenti di Fukushima, in particolare i 360.000 bambini, i più vulnerabili alle radiazioni, e aiutare queste persone a ricrearsi una possibilità di vita in una nuova patria denuclearizzata.
2. Dare istruzioni alla TEPCO perchè renda pubblici e trasparenti i dati sulla salute dei 18.000 lavoratori impiegati direttamente o con subappalti nella ripulitura dell’impianto nucleare Daiichi di Fukushima dall’undici marzo 20011
3. Adottare il monitoraggio delle radiazioni presenti negli alimenti e nella popolazione per le comunità entro un raggio di 1.500.000 di kilometri quadrati dall’impianto di Fukushima*. Inoltre, il governo giapponese dovrebbe assumere esperti indipendenti, persone con esperienza e che abbiano al loro attivo attendibili ricerche sulle malattie da esposizione a bassi livelli di radiazioni, come per esempio il dott. Chris Busby (segretario scientifico presso la Commissione Europea sui rischi da radiazioni), e i ricercatori dell’istituto Belrad (Bielorussia), per monitorare la salute dei bambini.
4. Il governo giapponese collabori con altri paesi asiatici per un’Asia denuclearizzata con effetto immediato, e fermi l’esportazione di tecnologia nucleare verso altri paesi.
5. Il Consolato giapponese a Hong Kong smetta di rilasciare informazioni non veritiere che, sottostimando i danni provocati dalla radioattività in Giappone, creano un falso senso di sicurezza nella popolazione.
I manifestanti hanno inoltre espresso la loro disapprovazione nei confronti delle nazioni partecipanti alla conferenza Nuclear Energy Asia 2011, che si è tenuta il 5-6 dicembre all’Intercontinental Grand Stanford Hotel di Hong Kong, per aver nuclearizzato Asia, citando scienziati indipendenti che hanno svolto ricerche sulle radiazioni a basso dosaggio provenienti dagli impianti nucleari, secondo le quali:
1. L’aumento di una frazione della radiazione di fondo causa mutazioni genetiche negli organismi viventi, umani inclusi, e conduce ad invecchiamento precoce, aumento del rischio di contrarre il cancro (con una curva di rischio sopralineare), e una serie di altre malattie come disfunzioni cardiache, diabete, allergie, problemi psichiatrici. Questi danni genetici si trasmettono alle generazioni future, e sono irreversibili.
2. “Ora che sappiamo che gli impianti nucleari emettono radiazioni e causano la m orte di un certo numero di persone, gli scienziati che continuano a sostenerne l’utilizzo pur conoscendone gli effetti meritano di finire sotto processo […] per omicidio. (John Gofman, medico e fisico ricercatore).
* Il disastro di Chernobyl, classificato con lo stesso livello di rischio 7 di quello di Fukushima, ha prodotto importante radioattività nel raggio di 1.500.000 chilometri quadrati.
** I paesi sono: USA, Francia, Gran Bretagna, Finlandia, Giappone, Cina, India, Corea, Mongolia, Filippine, Indonesia, Malaisia, Pakistan, Vietnam, Tailandia.
[http://www.greenpartypost.net/nonukes.html](http://www.greenpartypost.net/nonukes.html)
Traduzione dall’inglese di Giuseppina Vecchia per Pressenza