In base ai primi commenti riferiti dalla stampa internazionale, Dabi avrebbe detto che la situazione a Homs è sembrata “rassicurante” ma che “servono ulteriori indagini” e che “20 esperti saranno qui a lungo”. Il generale avrebbe aggiunto che “in alcune aree le condizioni non sono state buone”, ma che a una prima ricognizione non ha visto “nulla di terrificante”.
Ieri, durante il primo giorno di visita degli osservatori, migliaia di persone erano scese in strada. Secondo alcune fonti antigovernative, le forze dell’ordine avrebbero represso usando la forza un corteo di dimostranti. Attivisti sostengono che ieri, le forze di sicurezza avrebbero ucciso 16 persone, sei delle quali a Homs. Un gruppo avanza bilanci ancora più pesanti.
Secondo le Nazioni Unite, circa 5000 persone sono state uccise in Siria negli ultimi nove mesi. La missione della Lega Araba dovrebbe servire a determinare chi è all’origine delle violenze. L’opposizione denuncia la mano dura del governo di Bashar al Assad, che a sua volta accusa gruppi armati nell’opposizione.