La manifestazione, partita ancora una volta da Piazza Tahrir il 20 novembre, è stata brutalmente e nuovamente repressa nel sangue e nella violenza dalla polizia. Fino ad ora si registrano quattro morti e molti feriti, soprattutto a causa dei lacrimogeni e dei proiettili di gomma utilizzati contro i manifestanti. Gli indignati romani si uniscono al grido di libertà e giustizia del popolo egiziano, a cui attraverso l’atto simbolico di oggi, lanciano la propria solidarietà e vicinanza.
Davanti l’ambasciata egiziana, a Villa Ada, dopo aver trascinato e gettato un “cadavere” su sacchi della spazzatura, gli indignati si sono buttati a terra, morenti, al grido Freedom. Il flashmob ha voluto rifarsi ad un video, agghiacciante ma tristemente reale, trasmesso da alcune emittenti web, che riprendeva un cadavere di un uomo trascinato da un poliziotto e gettato tra cumuli di immondizia, per strada. Con questo atto simbolico gli indignati denunciano il massacro ad opera delle forze dell’ordine egiziane, quale crimine contro l’umanità, esprimendo l’indignazione verso una violenza inaccettabile, che sta dilagando in Egitto e nel mondo.
Gli indignati romani – che da oltre sei mesi lavorano attivamente sul tema della nonviolenza, dei beni comuni, della necessità di riappropriarsi di uno spazio reale di confronto tra i cittadini – con il flashmob di oggi esprimono anche il sostegno e la vicinanza ad altre piazze del mondo dove, da settimane, si stanno organizzando presidi e proteste contro questo sistema economico, politico e sociale, non più rappresentativo di una giustizia e di un’equità propri di una civiltà davvero democratica ed evoluta. Il movimento degli indignati, nonostante si organizzi localmente attraverso assemblee cittadine, si riconosce in una sensibilità globale, che si sta esprimendo con sempre maggiore forza e partecipazione, in moltissime piazze del mondo.
A Roma, e in altre piazze indignate d’Italia, rimane salda la volontà di continuare a lanciare segnali forti, ma sempre pacifici, contro la brutalità della violenza, davanti alla quale non è più possibile rimanere indifferenti.
Per ulteriori informazioni consultare il sito del movimento:
[http://www.indignati.cc](http://www.indignati.cc)
[http://italianrevolution-roma.blogspot.com](http://italianrevolution-roma.blogspot.com)
[http://accampataroma.altervista.com](http://accampataroma.altervista.com)
Movimento Indignati Roma – Terme di Caracalla