Oltre i muri delle incomprensioni, delle tensioni, dei fondamentalismi, nell’interazione e nel reciproco riconoscimento…
La Rivista Confronti
CONFRONTI è una pubblicazione di fede, politica e vita quotidiana a cui collaborano cristiani di diverse confessioni, ebrei, musulmani, buddhisti, induisti e laici interessati al dialogo e al confronto tra molteplici culture, per affermare i valori della memoria storica, dell’accoglienza, della solidarietà e della costruzione di una società democratica, pluralista e interculturale, contro ogni razzismo, nella costante ricerca tra comunità e realtà in dialogo, che operano per la Pace, la Nonviolenza, il confronto, per un nuovo contesto sociale pluralista e aperto alle diversità tra confessioni religiose e culture, oltre i muri delle incomprensioni, delle tensioni, dei fondamentalismi, nell’interazione e nel reciproco riconoscimento…
Confronti, così come la Cooperativa Com Nuovi Tempi, in questi ultimi tre anni ha dovuto affrontare molte difficoltà. Le abbiamo affrontate con dignità, con sempre maggior impegno lavorativo ed emotivo, sperando di poter arrivare, seppur con fatica, agli auspicabili «tempi migliori». Ma questi tempi non sembrano arrivare. Noi invece siamo arrivati a ciò che si chiama «passivo di bilancio» grave, che si accumula di anno in anno e che ci vede costretti, entro il 31 dicembre di quest’anno, ad affrontare l’inevitabile: la chiusura. Che verrebbe poi formalizzata a maggio 2012, in occasione della prossima assemblea dei soci.
Tra le cause principali della nostra situazione, vi è innanzitutto il calo di abbonamenti e poi l’aumento dei costi generali: si pensi per esempio all’aumento delle tariffe per la spedizione postale delle riviste, da quando è stata eliminata la tariffa agevolata. La crisi economica del Paese colpisce tutti e induce molti a «stringere la cinghia», tagliando sulle spese non «di prima necessità». Certo, non saremo importanti come il pane, il latte o il mutuo da pagare, però riteniamo comunque di avere un valore culturale e civile non facilmente «monetizzabile» ma non per questo irrilevante. Nel nostro piccolo, difendiamo e diffondiamo i valori della laicità, del dialogo, del pluralismo e della democrazia.
Cosa si può fare per Confronti? Crediamo molto alla grande forza che può sfociare dalla solidarietà. Come dipendenti, contrattualizzati part-time, abbiamo deciso di rimboccarci le maniche dando per primi il buon esempio e, oltre a lavorare di fatto full time per tentare di salvare «la baracca», come già facciamo, abbiamo fatto un ulteriore sacrificio, rinunciando del tutto allo stipendio di dicembre prossimo. Abbiamo inoltre deciso di lanciare una campagna di sottoscrizione straordinaria per salvare Confronti e stiamo cominciando a raccogliere significative adesioni da persone vicine alle nostre realtà, come le Chiese evangeliche e le Comunità di base. Attestati di stima continuano ad arrivare dal mondo accademico, intellettuale, politico e dell’informazione: in molti ci ribadiscono il loro affetto e ci ripetono quanto Confronti sia importante nel panorama culturale e informativo italiano. Ci auguriamo che a queste «pacche sulle spalle» seguano impegni concreti. Chiediamo a tutti i lettori, i soci della Cooperativa e gli amici di contribuire come possono. Ogni aiuto sarà preziosissimo: dai 5 o 10 euro, per chi non può fare di più, fino ai 100, 200, 500, 1.000 e più. Inoltre, stiamo organizzando iniziative di autofinanziamento come concerti, cene, dibattiti e altro.
Un segnale importante sarà l’adesione alla campagna abbonamenti. Vi chiediamo uno sforzo in più quest’anno: più abbonati avremo entro dicembre, maggiore sarà la possibilità di scongiurare la chiusura. Oltre a rinnovare il vostro abbonamento, regalatene uno a un amico, a un parente, a un vicino di casa… fate conoscere Confronti ai giovani, che spesso non possono permettersi di pagare 50 euro. Divisi per 365 giorni, fanno meno di 14 centesimi al giorno: se in tanti deciderete di spenderli per Confronti, ci darete la forza di poter continuare e ci darete soprattutto energia e consapevolezza del fatto che voi ci siete e non ci lasciate soli.
Siamo certi che ce la faremo e, se così non sarà, vorrà dire che, come si dice in questi casi, purtroppo saremo costretti a portare i libri in tribunale.
Gian Mario Gillio, Direttore di CONFRONTI
tel. 06.4820503; 06.48903241
abbonamenti@confronti.net
Approfondimenti:
http://www.confronti.net/EDITORIALI/tre-mesi-per-salvare-confronti
http://www.confronti.net/
http://www.peacelink.it/sociale/a/32766.html