Nel giro di pochissimi minuti la piazza si è trasformata in un un delirio di violenza, fumo, paura. Le tantissime persone che dalla mattina erano là per allestire la piazza e preparare il terreno per la grande assemblea hanno dovuto allontanarsi. Ci hanno costretto ad abbandonare la piazza, per noi l’agorà in cui ci si sarebbe confrontati sul futuro che vogliamo, che sogniamo, su quel cambiamento che non abbiamo nessuna intenzione di rimandare.
E così è stato. L’assemblea pubblica, a cui hanno partecipato circa 400 persone si è tenuta qualche centinaio di metri più in là di San Giovanni, a Piazza Santa Croce in Gerusalemme. Mentre intorno a noi la violenza si manifestava nella sua più becera insensatezza, moltissimi cittadini nonviolenti hanno condiviso un momento di confronto importante, in cui si è parlato di dignità di futuro. Quello che è successo oggi deve far riflettere tutti, i pacifici manifestanti, i partiti e i movimenti presenti in piazza che inermi si sono visti travolgere da una violenza che non hanno potuto evitare e che le forze dell’ordine non hanno arginato.
La giornata di oggi rafforza ancor di più la nostra necessità di proporre un percorso di inclusione, partecipazione e trasformazione sociale basata sulla nonviolenza. Il lavoro del movimento di piazza San Giovanni non si arresta, l’appuntamento è per domani in Piazza Santa Croce in Gerusalemme dove si terranno due assemblee pubbliche, la prima la mattina alle 11, la seconda alle 16. Dalla prossima settimana le assemblee riprenderanno in P.za San Giovanni, il mercoledì e la domenica alle 19.
Indignati Roma – Assemblea Piazza San Giovanni
Nella foto allegata un momento della manifestazione prima dei disordini.
Di seguito il link del nostro sito, dove è possibile scaricare e leggere i verbali delle varie assemblee e i materiali realizzati.
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