Le città nel mondo stanno sempre più diventando una forza di pace non più soltanto sulla questione dell’abolizione delle armi nucleari, come evidenziato dalla straordinaria crescita dei Sindaci per la Pace. Hiroshima e Nagasaki fondarono l’associazione nel 1982. La loro esperienza della distruttiva potenza delle armi nucleari nel 1945 gli ha fornito la grande forza per opporsi alle armi nucleari. Dal 1982 al 2003, 550 città hanno espresso la loro solidarietà unendosi ai Sindaci per la Pace. Dal 2003, migliaia di città hanno sentito la chiamata ad unirsi ai Sindaci per la Pace in appoggio alla loro “Visione del 2020” di un mondo libero dalle armi nucleari entro quell’anno. Il numero totale di cittadini rappresentati dai Sindaci per la Pace nel mondo si aggira intorno al miliardo.
L’iscrizione ai Sindaci per la Pace include ben oltre la metà delle capitali e delle più grandi città del mondo. I membri americani hanno raggiunto 188 città, incluse Los Angeles, San Francisco, Oakland, Boulder, Denver, Des Moines, Akron, Chicago, Wilmington, Orlando, Atlanta, Honolulu, Boston, Baltimora, Detroit, Santa Fe, Salt Lake City, Albany, Buffalo, Houston, Seattle, Spokane, Madison e Milwaukee.
All’annuale meeting del giugno 2011 la Conferenza dei sindaci statunitensi, associazione non schierata di sindaci di città con popolazione maggiore di 30.000 abitanti, ha adottato all’unanimità una risoluzione che “invitava il Presidente Obama a lavorare con i leader degli altri stati dotati di armi nucleari per adottare immediatamente la Proposta dei Cinque Punti della Segreteria Generale USA per il Disarmo Nucleare, affinchè si potesse accordarsi e implementare entro il 2020 una Convenzione sulle Armi Nucleari o una serie di strumenti legali mutualmente rafforzanti in merito, come sollecitato dai Sindaci per la Pace”. La risoluzione inoltre “invita il Congresso USA a sospendere i finanziamenti per la modernizzazione del complesso di armi nucleari e del sistema di armamento nucleare, a ridurre le spese sui programmi degli armamenti nucleari ben al di sotto dei livelli della Guerra Fredda, e a reindirizzare i fondi al soddisfacimenti degli urgenti bisogni delle città”.
Durante i prossimi mesi e anni, ai Sindaci per la Pace toccherà affrontare la sfida di trasmettere ai suoi cittadini e leader nazionali l’estrema urgenza dell’eliminazione della minaccia nucleare. Migliaia di testate nucleari sono pronte all’uso, letteralmente in pochi minuti. Non importa quanto professionalmente siano comandate queste forze, esporre l’umanità a un tale profondo pericolo è intrinsecamente irresponsabile, veramente un rischio sconsiderato. I Sindaci per la Pace credono che sia necessario lavorare con urgenza e inesorabilità per iniziare, portare avanti e concludere i negoziati che stabiliscano un mondo libero dalle armi nucleari entro il 2020.