Il loro lavoro è stato pubblicato su Nature Geoscience.
Questi microorganismi, datati circa 3.4 miliardi di anni, utilizzavano zolfo per reperire energia e sono stati rinvenuti in alcune rocce associati a piccoli cristalli di pirite, probabilmente formati come prodotto del metabolismo cellulare basato su zolfo e solfati. “Finalmente abbiamo la prova che la vita sia comparsa oltre 3.4 miliardi di anni fa e che all’epoca vivessero batteri che non utilizzavano ossigeno”, ha spiegato Martin Brasier, uno degli autori della scoperta. All’epoca la Terra era molto più calda di ora, l’acqua dei mari raggiungeva temperature di 40-50 C, e le terre emerse erano molto piccole; questa nuova scoperta conferma le tesi secondo le quali le prime forme di vita avessero un metabolismo basato sullo zolfo. “Questo tipo di batteri è ancora molto comune”, ha proseguito Brasier. ” facile trovarli in luoghi carenti di ossigeno come pozze calde o camini idrotermali”.
I fossili sono stati rinvenuti in uno dei più antichi giacimenti di rocce sedimentarie e sono rimaste perfettamente conservate le strutture cellulari