1. – Deploriamo che, una volta di più, la Banca Centrale Europea, istituzione indipendente dai governi e, pertanto, di dubbiosissima legittimità democratica, tanto per i meccanismi di elezione dei suoi dirigenti che sono sempre personaggi con stretti vincoli con gli operatori dei mercati speculativi, come per le sue politiche, cerchi di deviare l’attenzione dal compimento delle autentiche responsabilità che qualunque istituzione pubblica dovrebbe avere: l’interesse della cittadinanza.
I governi democratici non dovrebbero tollerare che questa istituzione ed i suoi dirigenti interferiscano nelle politiche interne dei paesi esigendo più volte politiche di tagli sociali, per i quali né il Sig. Trichet né l’istituzione che presiede hanno legittimità democratica alcuna.
2. – Deploriamo che chi dovrebbe difendere gli interessi della popolazione spagnola perché ricevono uno stipendioproveniente dalle nostre tasse e del nostro lavoro, per incapacità o per semplice negligenza nel momento di fare quello che la cittadinanza li ha raccomandati, si limitino ad osservare, tacere e concedere fondamentalmente legittimità a coloro che agiscono per semplice avarizia, agenzie di rating e banche internazionali, fondamentalmente.
3. – Proviamo vergogna osservando i giochi teatrali di ritardare ferie o incolpare all’altro di fare quello che si è d’accordo di fare. I problemi non si risolvono osservandoli con passività, bensì agendo con fermezza contro le loro cause e con forza contro i responsabili, e non contro chi è vittima mettendo in moto utilizzando programmi di tagli contro la popolazione la cui inefficacia è già provata sufficientemente.
4. – Chiediamo e continueremo ad esigere la subordinazione del potere finanziario a quello democratico, la trasparenza ed il controllo democratico delle attività bancarie pubbliche e private: E, pertanto,
a. La separazione tra attività di investimento e quelle speculative.
b. Responsabilità penali e patrimoniali per gli operatori finanziari,per le agenzie di rating e le istituzioni quali la Banca di Spagna, la Banca Centrale Europea ed il Fondo Monetario Internazionale.
5. – Si è dimostrato già durante gli ultimi anni, ed attualmente perfino negli Stati Uniti che immettere liquidità nel sistema finanziario attraverso le banche non è la soluzione, perché ciò che è in atto è molto più profondo di una semplice crisi finanziaria.
In questo senso, abbiamo difeso, e continueremo a farlo. Il concetto che la Banca Centrale Europea deve servire agli interessi della cittadinanza come qualunque altra istituzione pubblica. Pertanto, deve comprare direttamente debito agli stati membri dello zona euro, su richiesta dei rispettivi governi che sono (o almeno dovrebbero essere) coloro che eseguono le politiche economiche al servizio della cittadinanza e la BCE deve farlo alle stesse condizioni preferenziale che concede alle banche.
Se il Trattato di Lisbona proibisse queste operazioni, esigiamo la sua modifica affinché serva alla cittadinanza e non agli speculatori.
6. – Abbiamo già detto in precedenza e ribadiamo una volta di più che l’aumento del debito pubblico si deve fondamentalmente agli aiuti di centinaia di milioni di euro concessi alla banca, ora in forma diretta, ora attraverso prestiti privilegiati, adottando contemporaneamente drastici tagli sociali. Si deve anche ai crescenti tassi di interesse che deve pagare lo Stato per il suo debito e che originano un incessante aumento della stesso. Detto aumento è provocato dall’azione combinata della Banca Centrale Europea –dove partecipano anche i dirigenti della Banca di Spagna – che, oltre ad elevare i tassi di interesse di riferimento (come l’Euribor) da denaro alla banca all’ 1% mentre si rifiuta di aiutare ai governi o lo fa ad elevati tassi come nel caso della Grecia, soffocata dai i banchieri, dal FMI e dalla stessa Banca Centrale Europea.
Nei livelli di usura dei tassi di interesse hanno un ruolo speciale le agenzie di rating, principalmente l’oligopolio formato per Moodys, Fitch e Standard & Poor’s, autentiche agenzie di speculazione protette dalle istituzioni finanziarie internazionali. Queste agenzie:
a) Stabiliscono la solvenza con criteri oscuri, comunque sempre al servizio delle manovre speculative, mettendo sull’orlo del fallimento i paesi del sud dell’Europa. Loro stesse, in connivenza con i loro clienti, le banche e fondi di investimento, speculano suldebito, col vantaggio di conoscere in anticipo la sua evoluzione, poiché questa dipende precisamente dai giudizi che loro stesse danno e fanno soldi investendo in debito pubblico che rende il 6% ma che pagano con denaro pubblico ottenuto all’ 1%, il che implica un furto sociale della quale sono responsabili la BCE e altre istituzioni europee.
b) Valutano i prodotti finanziari, come nel caso del debito pubblico spagnolo e, contemporaneamente, presentano servizi di valutazione alle entità compratrici. Hanno messo in dubbio la solvibilità e la solidità di tutto l’insieme dell’economia spagnola ma non quella degli enti di credito o finanziari che si comprano il suddeto debito e che, certo, sono loro clienti.
c) Diffondono e pubblicizzano i loro rapporti, e ci sono sufficienti indizi di questo, a fini speculativi.
d) Hanno guadagni stimati in 3.000 milioni di euro all’anno, con margini fino al 50% dovuti all’alterazione dei prezzi dei prodotti finanziari e del debito statale. Modulano, manipolano e generano situazioni in maniera illegale per ottenere benefici diretti ed indiretti.
e) Sono state denunciate in vari paesi, compresa la spagna dove i giudici hanno respinto le accuse con deboli argomenti ma sottolineando l’assenza di controlli della Banca di Spagna e della Commissione Nazionale del Mercato dei Valori.
Per tutto ciò, consideriamo che queste agenzie, la Banca Centrale Europea e la Banca di Spagna devono essere considerate responsabili dei gravi danni alla cittadinanza e per ciò li disconosciamo ed avvisiamo che i cittadini spagnoli non riconoscono questo debito odioso, contratto da speculatori privati, assunta dallo Stato senza consenso della popolazione, utilizzando risorse pubbliche per aiutare illegittimamente la banca privata in detrimento delle persone che si vedono sottoposte a perdita di entrate, di reddito e di interessi; chiederemo conto delle responsabilità in tutte le istanze possibili a quelle agenzie, alla Banca Centrale Europea, alla Banca della Spagna ed alle altre istituzioni coinvolte.
Vogliamo finire questo comunicato facendo notare che, nonostante il tentativo delle autorità spagnole di deviare la nostra attenzione con la proibizione di accesso alla Porta del Sole ed i continui tentativi di negare i nostri diritti costituzionali di libertà di espressione e riunione, siamo attivi e lavoriamo contro gli attacchi economici alle persone che vivono in questo paese.
Gruppo di Lavoro di Economia di Sol